Due appuntamenti da non perdere con la trasposizione dell’indimenticabile film interpretato da Jessica Tandy e Morgan Freeman, e la travolgente energia di “Maniac” per la regia di Gioele Dix
Milena Vukotic, l’attrice volto noto del piccolo e del grande schermo, oltre che del palcoscenico celebra 50 anni di carriera con un ruolo da protagonista in uno dei testi più celebri del teatro internazionale: “A spasso con Daisy”. Lo spettacolo, una storia delicata e divertente capace di raccontare con umorismo un tema complesso come quello del razzismo negli Stati Uniti del dopoguerra, con cui l’autore Alfred Uhry si aggiudicò il Premio Pulitzer per la Drammaturgia nel 1988, sarà al del Teatrodante Carlo Monni (Piazza Dante 23 Campi Bisenzio, Firenze) venerdì 25 novembre alle 21.00. Con l’adattamento di Mario Scaletta e la regia di Guglielmo Ferro, una deliziosa commedia che vedrà sul palco anche Salvatore Marino e Maximilian Nisi (info: www.teatrodante.it).
Arrivato anche al cinema in un’indimenticabile pellicola con Morgan Freeman e Jessica Tandy, vincitrice di quattro Oscar e di molti altri premi, “A spasso con Daisy” racconta la vicenda di un’anziana maestra in pensione, una donna dal piglio forte: ironica, diretta, scontrosa, capricciosa, avara. Daisy è vitale e indipendente nonostante l’età, ed è assolutamente maldisposta verso la decisione presa dal figlio Boolie, nel tentativo di arginare la rischiosa smania d’indipendenza della madre, di assumerle un autista. Daisy non vuole in casa qualcuno che tocchi le sue cose, che la privi del gusto di guidare, che la faccia vedere in giro accompagnata da uno chauffeur come fosse una donna ricca. Per fortuna Hoke, l’autista di colore affezionato e analfabeta, è paziente e capace di sopportare tutte le stranezze della vecchia signora e di rimanere dignitosamente in disparte. Giorno dopo giorno la diffidenza iniziale lascia il posto a un rapporto fatto di battibecchi e battute pungenti che cela in realtà un affetto profondo.
Da venerdì 25 a domenica 27 novembre (in doppia replica sabato 26) torna al Teatro di Rifredi la Rimbamband con Manicomic, regia di Gioele Dix. È una sorta di Qualcuno volò sul nido del cuculo in versione comico/teatrale, in cui la follia si trasforma in libertà, energia, divertimento e creatività. La Rimbamband ha creato un originale linguaggio artistico nel quale la maschera e la comicità vanno a braccetto con la giocoleria, la clownerie, il mimo e la grande capacità musicale di ogni strumentista: Raffaello Tullo, anche autore dello spettacolo, alla voce e alle percussioni; Renato Ciardo alla batteria; Nicolò Pantaleo al sax, peraltro è il più giovane docente di un conservatorio italiano; Vittorio Bruno al contrabbasso; Francesco Pagliarulo al pianoforte. Manicomic porta in scena una comicità mai banale, mai volgare, nella quale è evidente il riferimento alla grande stagione del cinema muto e ai suoi maestri.
In un imprecisato luogo di cura, un medico segue i suoi quattro pazienti più gravi, affetti da ansie da prestazione, disturbi della personalità multipla, sindromi ossessivo-compulsive. Vittorio è un alcolizzato cronico e depresso, poiché non è riuscito a realizzare il sogno di una vita: ballare alla Scala; Francesco il “rosso” è un imprevedibile bipolare, una sorta di Dottor Jekyll e Mr. Hyde in versione pianistica; Renato ha frequenti disturbi di personalità multipla, mentre Nicolò ha una grave forma di “neomelodite” ossessiva compulsiva. Lo psichiatra prova, attraverso un preciso percorso terapeutico, a sbrogliare questa intricata matassa e a condurre i suoi pazienti alla guarigione. Musica, sport, teatro, viaggi, cinema: tutto è terapia. Sul palco la scenografia è completata da un ledwall, utilizzato in maniera creativa, in puro stile Rimbamband.
«È uno spettacolo pieno di cose nuove che sorprendono – afferma Gioele Dix – ci sono molte idee innovative all’interno di una struttura del teatro comico che osserva le sue regole ferree. Non si perde mai, però, la scioltezza e la freschezza, in una pièce che tratta la follia in maniera molto intelligente. Sono felice e onorato di aver lavorato con la Rimbamband, un gruppo dotato di grande energia e straordinaria creatività».