Albanese: “Provvedimento duro ma necessario per la sicurezza dei cittadini . Area attenzionata da tempo e non ci fermeremo”
Frequentato da persone con precedenti penali e al centro di problemi per l’ordine pubblico, l’amministrazione comunale ha revocato – su richiesta della Prefettura – la licenza al Caffè Palazzuolo, bar situato nella stessa via Palazzuolo. Il locale era finito al centro di alcuni fatti di cronaca e delle proteste dei cittadini. La decisione è stata presa in Prefettura dal gruppo di lavoro istituito per valutare eventuali esigenze di pubblica sicurezza ed è stata convalidata in sede di Cosp. Per protestare contro il degrado a marzo i residenti erano anche scesi in strada per protestare.
In questi mesi il pool, coordinato dalla Prefettura e composto da rappresentanti della questura, dei carabinieri, della guardia di finanza e della polizia municipale, ha disposto nuovi controlli e ha analizzato gli esiti dei numerosi sopralluoghi fatti nel corso del tempo in questa attività che ha avuto anche diverse sospensioni disposte dalla questura. Dalle verifiche fatte dalle forze dell’ordine è emerso che era frequentato da diversi individui con svariati precedenti penali, fra cui spaccio, reati contro il patrimonio e la persona, irregolarità in materia di normativa sull’immigrazione. Dediti all’abuso di alcol, erano anche protagonisti di azioni di disturbo, liti e aggressioni a danno dei passanti e di alterchi fra di loro che hanno visto anche il lancio di bottiglie. Diverse le irregolarità amministrative riscontrate a carico del titolare dell’esercizio risultato gravato anche da precedenti penali. Alla luce di questo la Prefettura ha richiesto la revoca della licenza che la direzione sviluppo economico del Comune ha notificato ai gestori. E oggi è stato adottato il provvedimento definitivo di chiusura.
“Ancora un importante provvedimento frutto del lavoro di squadra e che porterà maggiore sicurezza e serenità fra i cittadini – commenta l’assessora alla sicurezza Benedetta Albanese –. L’area di via Palazzuolo è attenzionata da tempo dall’amministrazione che ha messo in campo diversi interventi come la modifica del Regolamento Unesco per risolvere la questione del deposito bagagli utilizzato come rifugio per tossicodipendenti e spacciatori e i servizi mirati della polizia municipale. E non ci fermeremo. Siamo in contatto con residenti e commercianti e abbiamo portato il tema all’attenzione del Cosp. Con un forte impegno da parte di tutti e un lavoro lungo mesi si arriva al provvedimento di oggi, sicuramente duro ma necessario. Una risposta alle molte sollecitazioni dei cittadini: quando un’attività arriva al punto di incidere gravemente sulla sicurezza di una zona non possiamo girarci dall’altra parte”.