Il Collegio degli esperti approva i due quesiti di “Salviamo Firenze”. Bundu (SPC) e De Blasi (M5S): “Grande occasione di democrazia e partecipazione”. Stasera all’Sms di Rifredi parte la campagna di sensibilizzazione
Via libera dal Collegio degli esperti del Comune ai due quesiti per un referendum contro gli studentati di lusso proposti da Sinistra progetto Comune e Movimento Cinque Stelle. Entro il 2 giugno dunque il sindaco Dario Nardella dovrà emanare il decreto per la raccolta firme e dal momento in cui la consultazione viene ammessa ci saranno quattro mesi per raggiungere le10mila sottoscrizioni di residenti affinché si possa svolgere regolarmente. Obiettivo della richiesta impedire agli studentati di fare attività turistica ricettiva, anche se per un numero limitato di mesi, e tutelare meglio gli utilizzi degli edifici pubblici.
“In uno – spiega Antonella Bundu (SPC), – chiediamo la cancellazione della possibilità di trasformazione della destinazione urbanistica da direzionale pubblico a privato per immobili con superficie superiore ai 2mila metri quadrati, così da bloccare il passaggio degli edifici che prima avevano funzione di uffici in mano a imprenditori, che molto spesso ne hanno ricavato enormi studentati di lusso. Nel secondo chiediamo l’abolizione della norma che favorisce gli studentati di lusso, permettendogli di svolgere anche attività alberghiera per un periodo extra”.
Il referendum non ha un valore strettamente politico ma rappresenterebbe comunque un fortissimo segnale politico in un momento in cui il tema delle abitazioni in città è caldissimo e il mercato immobiliare esclude studenti e lavoratori a tutto vantaggio dei turisti e dei cosiddetti “affitti brevi o brevissimi” a prezzi letteralmente proibitivi. “È una grande occasione di democrazia e partecipazione – aggiunge De Blasi -, per arricchire la discussione cittadina sul Piano Operativo, anche oltre la scadenza del 26 giugno, entro cui dovranno essere depositate le osservazioni. La campagna elettorale inizierà solo nel 2024, quindi sarebbe davvero sbagliato avere paura di un’iniziativa nata dal basso, su spinta di tantissime realtà presenti sul territorio, dal forte impegno sociale. Facciamo diventare i referendum “Salviamo Firenze” un momento di incontro e confronto vero, a prescindere dagli schieramenti”.
Intanto stasera assemblea pubblica all’SMS di Rifredi (ore 21.15) per sensibilizzare i cittadini sui due quesiti.