Stasera e lunedì prossimo due appuntamenti da non perdere per chi ama la musica di forte impatto tra tematiche profonde e sperimentazioni
Un nuovo album che ha debuttato ai primi posti delle classifiche, la colonna sonora di un film in concorso al Locarno Film Festival e un tour estivo che stasera martedì 23 luglio lo porta dritto sul palco dell’Anfiteatro delle Cascine, a Firenze. Mesi intensi per Vasco Brondi, che ritrova il pubblico fiorentino sull’onda dell’ultimo album “Un segno di vita”. Un progetto che lo vede esplorare nuove dimensioni musicali e tematiche profonde, confermando la sua capacità di narrare la contemporaneità con sensibilità e intelligenza. L’album, anticipato da tracce di forte impatto come “Illumina tutto” e “Fuoco dentro”, è accompagnato dal “Piccolo manuale di pop impopolare”, un libro che racconta il dietro le quinte della sua creazione artistica. I biglietti – posto unico 34,50 euro – sono disponibili su www.ticketone.it e nei punti vendita Boxoffice Toscana www.boxofficetoscana.it/punti-vendita. Info www.lndf.it.
“Anche quest’estate saremo in tour – spiega l’artista – porteremo in giro le canzoni di ‘Un segno di vita’ e quelle dei dischi precedenti, tra piccoli paesi e città così grandi che si vedono dallo spazio. Sarà un tour 2008/2024, una macchina del tempo e dello spazio come dovrebbero essere le canzoni. Canzoni come marchingegni magici, come strani mezzi di trasporto. Ci vediamo lì”. Vasco Brondi si è cimentato nella scrittura della colonna sonora di “Fiore Mio”, il film scritto, diretto e interpretato dallo scrittore Paolo Cognetti, che verrà presentato in anteprima mondiale il 6 agosto al Locarno Film Festival. Per l’occasione Vasco Brondi, oltre alla colonna sonora del film, ha scritto e interpretato un brano inedito, “Ascoltare gli alberi”, inserito nei titoli di coda del film. E ancora, il 2024 si chiuderà con un grande concerto a Milano, per festeggiare i dieci anni di “Costellazioni”, album pubblicato con il progetto Le Luci della Centrale Elettrica.
Dopo il “Preludio”, per Max Gazzè è tempo di “Interludio”. Arriva il secondo capitolo del suo nuovo tour “Amor Fabulas” che, dopo aver viaggiato con successo nei teatri più belli d’Italia, prosegue verso il Teatro Romano di Fiesole, lunedì 29 luglio, nell’ambito dell’Estate Fiesolana. I biglietti (posti numerati da 25,30 a 46 euro) sono disponibili online sul sito ufficiale: www.estatefiesolana.it, su www.ticketone.it e nei punti vendita di Boxoffice Toscana: www.boxofficetoscana.it/punti-vendita. Info tel. 055.5961293 – info@prgfirenze.it. Gazzè regalerà al pubblico tanti brani suonati dal vivo per la prima volta. E nuovo sarà anche il vestito che Max cucirà addosso alle canzoni, grazie a una formazione ricca di strumenti particolarmente fascinosi, che lo accompagnerà per una versione acustica e originale dei brani: il vibrafono di Marco Molino, la fisarmonica di Manuel Petti, i fiati e la chitarra di Max Dedo, quella di Daniele Fiaschi, l’autoharp e le voci di Greta Zuccoli e il pianoforte di Sunhee You.
Parte integrante dello spettacolo sarà l’inedita scenografia: un’installazione artistica di Francesco Filosa dal titolo “The Sound Energy”. Suoni e connessioni sono gli elementi fondanti di un disegno scenico in cui lo spettatore è parte integrante di una rappresentazione visiva che ha propulsioni e origini ancestrali. “The Sound Energy” è il micro-universo metaforico dentro il quale la musica prende vita: al centro della scena è collocato un disco luminoso rappresentante Sirio, la stella più brillante del cielo, visibile da ogni angolo della Terra; la luce viene spezzata solo dall’opportunità di trasmissione e condivisione, incarnate dall’aerofono artisticamente riprodotto da Filosa e ispirato a quelli della Seconda guerra mondiale. Così quello che in campo militare era un intensificatore di suoni diventa uno strumento per amplificare suoni, luci e suggestioni. Bassista d’eccezione, straordinario musicista, Gazzè è un artista ed un uomo capace di spostarsi in ambiti diversissimi sempre con grandissimo successo. Apolide nel cuore, cittadino del mondo nella storia personale, Max ha suonato in tre continenti (Europa, America, Asia); ha collaborato con oltre 30 artisti tra italiani e internazionali (tra cui Stewart Copeland). Musicista e compositore versatile, capace di spaziare dal punk al pop, fino alla composizione sinfonica (“Alchemaya”). I suoi testi più poetici (L’uomo più furbo, Figlia, Su un ciliegio esterno, Mentre dormi), le sue composizioni più sperimentali (Il bagliore dato a questo sole, Questo forte silenzio o Colloquium Vitae), sono amati tanto quanto le sue più note ‘canzonacce’ (Una musica può fare, Sotto casa, La vita com’è).