Era stata donata lo scorso novembre dal Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati. Albanese: “Gesto grave che condanniamo con forza”
Una mano stupida e imbecille ha imbrattato e vandalizzato la panchina ‘arcobaleno’ che era stata installata lo scorso novembre al parco di San Donato in memoria delle vittime della violenza transfobica. Ignoti nella notte l’hanno imbrattata e sporcata ma Palazzo Vecchio, che l’aveva ricevuta in donazione dal Comitato Pari opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Firenze, fa sapere che la farà ripristinare e sarà più bella di prima.
“Un atto vandalico alla prima panchina inclusiva installata in Toscana, un atto vandalico nel mese dei diritti e alla vigilia del Toscana Pride: un gesto grave che condanniamo ma di fronte al quale non ci arrendiamo. Sistemeremo tutto in breve tempo” ha detto l’assessora a diritti e pari opportunità Benedetta Albanese. “Noi continueremo a fare tutto il possibile contro l’odio e la violenza transfobica e a stare in prima fila per i diritti civili”.
“Sono sconcertato – commenta il presidente del quartiere 5 Cristiano Balli – dell’atto vandalico. Se è stato fatto per sciatteria da chi non conosce il significato del simbolo, sono disponibile ad incontrarlo ed a spiegare il significato della panchina arcobaleno. Se fosse stato fatto con consapevolezza, si sappia che noi continueremo a promuovere le pari opportunità per i diritti di ogni persona”.
“Un atto vandalico che non può essere banalizzato. Non è certo un po’ di vernice nera che può violare la libertà delle persone, tuttavia – sottolinea la presidente della Commissione Pari Opportunità Donata Bianchi – esso è un richiamo a manifestare con maggiore determinazione l’impegno accanto alla comunità lgbtqia+ di Firenze, anche partecipando al Pride il 18 giugno. Quella panchina, come altre che stiamo valorizzando per diffondere messaggi etici importanti, è un valore per tutti e tutte noi. La loro lotta è anche la nostra, i diritti civili sono simbolo di democrazia e civiltà. Esprimo la mia solidarietà e rinnovo l’impegno a fare funzionare bene la Consulta lgbtqia+ da poco costituita”.