I due fatti accaduti nel piazzale di Porta al Prato e in via Tozzi all’incrocio con via D’Annunzio. I Carabinieri hanno arrestato gli autori
Va al bancomat per prelevare contanti e viene rapinato. La disavventura è accaduta a un 50enne Italiano nel piazzale di Porta a Prato. Secondo la ricostruzione dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile, che poi hanno arrestato l’autore del reato, un 32enne cittadino del Mali, lo straniero notando che all’interno dell’area Bancomat si trovava il 50enne che stava prelevando è entrato e poi ha chiesto se lo sportello automatico funzionasse uscendo subito dopo. Appena il 50enne ha lasciato la postazione bancomat il rapinatore con destrezza e rapidità gli ha preso il portafogli con la mano sinistra impugnando contemporaneamente un coltello nella destra. Tra i due è nata una colluttazione, notata da alcuni passanti che allertavano una pattuglia che si trovava in transito. I militari, subito intervenuti, bloccavano l’uomo ancora sulla vittima mentre cercava di occultare il coltello nella tasca dei pantaloni. Il cinquantenne, per difendere la cifra prelevata, durante la lite ha riportato una lesione alla testa per la quale sono state necessarie le cure dei sanitari dell’Ospedale di Santa Maria Nuova che lo hanno giudicato guaribile in sette giorni per ferita superficiale al cuoio capelluto dovuta ad aggressione da arma da taglio. Il 32enne, già noto per svariati reati, è stato arrestato per tentata rapina aggravata e successivamente è stato associato al carcere di Sollicciano.
Furto con strappo di una borsa nel pomeriggio di ieri, intorno alle ore 18.30, in via Tozzi all’incrocio con via D’Annunzio nel quartiere 2. A seguito di una segnalazione, un equipaggio del Nucleo Radiomobile dei carabinieri ha raccolto la testimonianza di una donna georgiana che mentre camminava per strada veniva raggiunta da due minori di 17 e 15 anni, uno dei quali le afferrava la borsa riuscendo a portarla via. Immediatamente sono state avviate le ricerche e grazie alla descrizione dettagliata dell’abbigliamento fatta dalla vittima, insieme alle dichiarazioni di alcuni testimoni, i due minori sono stati rintracciati. Messi alle strette hanno consegnato la borsa dove all’interno vi erano i documenti, 180 euro, un dispositivo per misurare l’insulina e alcuni medicinali. La refurtiva è stata restituita alla donna, la quale però ha fatto notare che mancavano all’interno 1.000 euro nascosti, a dire dei due giovani, sotto una siepe dove era stata precedentemente occultata anche la borsa. Le ricerche della somma però hanno dato esito negativo. I due minori sono stati denunciati in concorso all’autorità giudiziaria e dopo le formalità sono stati affidati ai propri genitori.