L’appuntamento alle 11 sotto le finestre della Prefettura a Firenze e al Circo Massimo a Roma. Tra le richieste avanzate date certe e regole sicure per le riaperture, no alle chiusure nei fine settimana e nei festivi
L’appuntamento è per domani alle 11 al Circo Massimo a Roma e sotto le finestre della Prefettura a Firenze. A quell’ora commercianti, ambulanti, lavoratori delle discoteche e delle lavanderie industriali, tassisti, operatori della ristorazione e della ricettività, imprenditori del terziario grideranno la loro protesta contro la politica del Governo sulle chiusure anti-Covid e sui ristori.
A Firenze si ritroveranno Fipe e Confcommercio. A Roma, per “Una volta, per tutti”, oltre a “Roma più bella”, I.H.N. Italian Hospitality Network, TNI Italia Tutela Nazionale Imprese, LUPE ROMA, ci sarà una folta delegazione di Uritaxi, una delle sigle più rappresentative della categoria. “Ci saremo per richiamare il Governo ad un maggiore coraggio sul fronte degli aiuti – afferma il presidente nazionale Claudio Giudici – con l’unica volontà di una manifestazione pacifica che arrivi al cuore e alla testa della classe dirigente, consapevoli della necessità che ogni atto di protesta sia rispettoso delle nostre Istituzioni, e delle Forze dell’Ordine, padri e madri di famiglia che per professione sono chiamate, nel nostro stesso interesse, a difendere le prime. Sta purtroppo dominando anche in questa fase eccezionale quella cultura rigorista che ha illuso di poter difendere il bilancio pubblico abbandonando l’economia reale, pregiudicando così l’uno e l’altra. Se fino a ieri tutto questo ha impoverito il welfare, ed esizialmente sanità ed infrastrutture, oggi questo errore si abbatte, con aiuti irrisori, su tutto il tessuto produttivo e consequenzialmente sociale, e pregiudicherà il futuro del Paese”.
Tra le richieste avanzate al Governo: blocco degli sfratti e sgravi fiscali ai proprietari che mantengono attivi i contratti o che rinegoziano con l’impresa presente, blocco delle licenze fino al 2023, credito d’imposta sugli affitti, cedibile e applicato per tutto l’anno 2021, date certe e regole sicure per le riaperture, no alle chiusure nei fine settimana e festivi. “L’Italia è in ginocchio – aggiunge il presidente di TNI Horeca Italia, Pasquale Naccari –, le istituzioni sono assenti e con la stessa forza del loro silenzio è necessario che tutti i commercianti si uniscano per portare in strada il loro disagio. Aderiamo a questa iniziativa perché la nostra categoria, dopo 14 mesi di chiusure e restrizioni, è ormai alla disperazione. Per questo abbiamo deciso di scendere in piazza: per difendere il nostro diritto al lavoro, ma anche quello di tutti”. E Fabio Mina, presidente di LupeRoma, conclude: “Le nostre aziende sono ormai al collasso, pertanto pretendiamo il diritto di fare impresa nel rispetto delle regole e dei protocolli di sicurezza”.