Con questa tecnica un italiano di 64 anni e un dominicano di 36 mettevano a segno furti ai distributori di benzina self service prendendo solo una parte dell’incasso per non destare sospetti negli esercenti
Uno faceva da «palo», l’altro apriva la cassaforte dell’accettatore di banconote e portava via il denaro in soli diciotto secondi. Con questa tecnica due uomini avrebbero messo a segno un furto il 22 maggio nella stazione di servizio di Rufina (Firenze) e ne avrebbero tentato un altro il 14 agosto nel distributore di benzina in viale Europa a Firenze, andato a vuoto soltanto per il sopraggiungere di alcuni automobilisti, impossessandosi complessivamente di 500 euro. Si tratta di un italiano di 64 anni, originario della Sardegna, già noto alle forze dell’ordine, e un dominicano di 36: entrambi sono stati arrestati dai carabinieri in esecuzione di una misura di custodia cautelare emessa dal gip di Firenze con l’accusa di furto aggravato anche tentato.
I Carabinieri del Nucleo Operativo di Firenze, coadiuvati dai colleghi della Stazione CC di Rufina, hanno attuato un’attenta e minuziosa attività di monitoraggio delle autovetture usate dagli indagati, riuscendo a ricostruire non solo gli spostamenti nelle predette località ma anche nelle province di Arezzo, Prato e Siena nelle quali stanno proseguendo accertamenti per verificare eventuali sottrazioni illecite di denaro nelle aree di servizio interessate, in quanto i furti non riguardavano l’interno incasso ma solo una parte per non destare sospetto da parte degli esercenti riguardo agli ammanchi. Secopndo quanto emerso dalle indagini le attività delittuose erano strutturate in maniera particolarmente complessa sia nella fase organizzativa sia in quella attuativa poiché i malviventi, dopo aver osservato attentamente il posizionamento degli impianti di videosorveglianza all’interno delle aree di servizio ne studiavano precipuamente le serrature e gli altri sistemi di sicurezza aggiuntivi al fine di realizzare con chirurgica e fulminea disinvoltura l’attività predatoria programmata, distinta da un particolare e consolidato modus operandi nel quale il domenicano fungeva da palo, mentre il 64enne, attesa la sua pregressa esperienza nello specifico campo predatorio per via delle sue numerose, precedenti condanne per analoghi reati, operava materialmente l’apertura delle casseforti asportandone il denaro e finalizzando l’attività in soli 18 secondi.