Si tratta di tre dipinti e due disegni di Giuseppe Bezzuoli, cinque monocromi di Luigi Ademollo e una scultura di Pasquale Romanelli
Un drappello di undici nuove opere dell’Ottocento entra alle Gallerie degli Uffizi. Vanno dalla personalissima interpretazione del Neoclassicismo espressa da Luigi Ademollo, passando poi all’esuberante Romanticismo di Bezzuoli, fino all’entusiasmo della rivoluzione industriale (celebrato dalla statua di Romanelli) e verranno presto esposte alla Galleria di Arte Moderna di Palazzo Pitti.
Dopo il successo della prima mostra monografica dedicata a Giuseppe Bezzuoli, allestita a Palazzo Pitti l’anno scorso vista da 162.659 visitatori alle collezioni degli Uffizi si aggiunge ora una serie di capolavori del pittore, il più grande rappresentante del Romanticismo in Toscana (e non solo). La Madonna col Bambino dormiente, Amore vince la Forza e due disegni (Ballerina “vista alla Pergola”, Episodio del diluvio con Studi vari per figure) provengono tutti da un’importante raccolta privata di un grande studioso dell’artista. A questi si aggiunge il dipinto Maria Maddalena tentata dalle bellezze della vita passata, emerso dall’oblio proprio grazie all’esposizione fiorentina e acquisito da una collezione privata spagnola, ideale pendant di un’altra Maddalena penitente dello stesso Bezzuoli, conservata nella Pinacoteca Foresiana di Portoferraio.
“Altri musei hanno scelto di relegare le loro collezioni ottocentesche nei depositi per far spazio all’arte contemporanea: la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, al contrario, continua ad invigorirsi di nuovi capolavori di quel secolo – commenta il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt – essi permettono ai visitatori di ripercorrere la storia della Toscana e dell’Italia intera dai primi sentimenti nazionali al Risorgimento e all’Unità italiana. Siamo particolarmente fieri di poter aggiungere altre cinque opere del fiorentino Giuseppe Bezzuoli, di fama europea e in verità mondiale, continuando l’impegno che ha già visto l’acquisto recente di altri suoi quattro capolavori (Evatentatadalserpente e IlripudiodiAgar nel 2018, L’armatadiGiovannidelleBandeNerealpassaggiodell’Adda nel 2019, Lostregoneegliamanti nel 2021), e l’organizzazione della sua prima mostra monografica, a Palazzo Pitti, l’estate scorsa”.
Ad acquistare i disegni di Ademollo e la scultura di Romanelli, destinandoli alla Gam, è stato invece lo stesso Stato italiano, che, dopo averne bloccato l’esportazione, ha scelto la Galleria di Arte Moderna di Palazzo Pitti quale contesto più consono ad accoglierli, esaltandone il loro loro valore artistico ed espressivo.