La proposta per ricordare il presidente del Parlamento Europeo recentemente scomparso ha avuto il via libera in Commissione Toponomastica, mentre Alessandro Draghi (FdI) rilancia l’idea di una stele che onori la memoria del Generale dei Carabinieri trucidato dalla mafia
Una strada e un monumento, rispettivamente dedicati al Presidente del parlamento Europeo David Sassoli, scomparso a 65 anni a causa di una grave malattia, e al Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa trucidato dalla mafia con la moglie Emanuela Setti Carrano nel 1982 a Palermo. Promotori delle due proposte sono il sindaco Dario Nardella, assieme al presidente della Commissione Toponomastica Mirco Rufilli, e il capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi. La prima ha già avuto il parere favorevole dalla Commissione Toponomastica “La strada per Sassoli – spiega Rufilli – è un modo per valorizzare la sua figura in città, per ricordarlo non solo come uomo politico ma anche, e soprattutto, come essere umano di altissimo spessore. Fiorentino di nascita, David, avrà presto un luogo a lui dedicato, così da poter rimanere nella memoria cittadina in maniera indelebile per sempre”. Insieme a David Sassoli la Commissione ha dato il via libera ad un luogo per Teresa Mattei, partigiana, attivista instancabile legata a Firenze per molte vicende, una targa in ricordo di Giorgiana Corsini, ed un luogo per l’ex presidente della Corte dei Conti Francesco Staderini.
“Trent’anni – dice Draghi – fa si concludeva il maxiprocesso alla mafia. A ricordo di quell’evento rilancio l’idea di un monumento dedicato al Generale Dalla Chiesa (nella foto a destra). Mi piacerebbe che fosse a Rovezzano, vicino alla via a lui dedicata. Le organizzazioni mafiose non sono un fenomeno meridionale, lontano da noi, ma a causa della crisi, tendono a diffondersi anche a Firenze. Restiamo sempre in allerta. Esiste peraltro già una mozione in questo senso, auspico che venga discussa a breve. A settembre saranno trascorsi 40 anni dalla strage di via Carini dove il generale Dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Russo furono trucidati. Sarebbe infine anche un’occasione per rivitalizzare un giardino anonimo davanti all’ingresso monumentale della caserma Predieri, poco distante dalla grande via dedicata al generale vittima della mafia”.