Sorgerà nell’area di circolazione davanti al tribunale. Bianca Bianchi e Giuseppe Rimbotti nelle altre due intitolazioni decise dalla Giunta
Una piazza intitolata a Lando Conti, sindaco Pri dal 1984 al 1985, barbaramente ucciso dai terroristi delle Brigate Rosse il 10 febbraio 1986 mentre a bordo della sua auto si stava recando a una seduta del Consiglio Comunale. Il nuovo spazio sorgerà nell’area di circolazione davanti al tribunale compresa tra via Carlomagno, via della Torre degli Agli e viale Guidoni, accanto al giardino vicinissimo all’entrata del palazzo di giustizia fiorentino che già porta il suo nome e fu inaugurato nel 2014 .
Lo ha deciso la Giunta su proposta del vicesindaco e assessore alla toponomastica Cristina Giachi. Conti fu assassinato alle 17 da un commando brigatista che gli scaricò addosso 13 colpi di mitraglietta Skorpion al Ponte alla Badia. Aveva 52 anni ed era padre di quattro figli: Leonardo, Lapo, Lorenzo e Stefano. Per l’omicidio sono stati condannati all’ergastolo Maria Cappello, Fabio Ravalli e Michele Mazzei e a 30 anni Marco Venturini. Nessuno ha mai parlato e sono rimasti impuniti altri 7-8 brigatisti, tra cui l’esecutore materiale del delitto.
Oltre a quella di Conti sono state decise altre due intitolazioni: la prima riguarderà Bianca Bianchi, insegnante, scrittrice, politica e componente dell’Assemblea Costituente, vicesindaco di Firenze dal 1970 al 1975: a lei sarà dedicato un giardino all’interno di piazza della Costituzione. La seconda ricorderà la figura di Vittorio Rimbotti, presidente dell’Associazione nazionale combattenti forze armate regolari guerra di Liberazione e medaglia d’oro al valor militare, attraverso una passerella sul torrente Mugnone che metterà in comunicazione via Boccaccio e via Francesco Caracciolo.
“Si tratta – ha sottolineato Giachi di tre figure che incarnano lo spirito unitario, patriottico e costituzionale della nostra Repubblica. Conti rappresenta il politico impegnato sul territorio a lavorare per il bene comune, l’uomo di talento che si offre quale risorsa per la sua città. Bianca Bianchi è stata una delle protagoniste della vita democratica italiana del dopoguerra come madre costituente e amministratrice locale. Rimbotti è il soldato che dopo l’8 settembre 1943 sa scegliere con coraggio da che parte stare. Ciascuno di loro rappresenta un esempio di senso dello Stato ed etica della responsabilità”.