Oggi l’intitolazione e stasera alla Limonaia di Villa Strozzi gli anni del Teatro Canzone e poi lo spettacolo di Andrea Scanzi “E pensare che c’era Gaber”
Chissà cosa avrebbe pensato il Signor G, lui che amava cantare le strade di notte di una Milano anni Sessanta e Settanta che adesso non c’è più, attraversata da personaggi come Beppe Viola e Umberto Simonetta, o che era capace di far diventare un mito il bar al Giambellino, allora estrema periferia meneghina, dove si ritrovavano il Cerutti Gino e i suoi amici balordi e un po’ spiantati piccoli interpreti di una bassa criminalità quasi romantica.
Molto probabilmente sarebbe contento di essere stato ricordato in uno dei quartieri più popolari e più verdi di Firenze, l’Isolotto, che in questo momento sta vivendo una fase di grande espansione. Già perché questa mattina è stata inaugurata piazza Giorgio Gaber vicino al Palawanny e al nuovo parco di San Bartolo.
La cerimonia di intitolazione ha visto la presenza del sindaco Dario Nardella, dell’assessore alla toponomastica Maria Federica Giuliani, del presidente del Quartiere Mirko Dormentoni, del presidente della fondazione Gaber Paolo Dal Bon e del giornalista Andrea Scanzi. “Oggi Firenze dedica un giorno a Gaber, grandissimo protagonista della storia artistica e musicale italiana – ha sottolineato il sindaco -. Abbiamo scelto questa piazza, una tra le più grandi dell’Isolotto perché vogliamo rilanciarla proprio partendo dalla cultura, con questo gesto simbolico. Gaber ha tenuto il suo ultimo spettacolo a Firenze, al teatro Puccini, con ben 61 repliche. A Firenze era amato e da oggi un pezzo di città sarà legato indissolubilmente a lui”. Il prossimo anno, nel ventesimo anniversario della scomparsa, “potremo pensare a organizzare un grande evento per ricordarlo proprio partendo da questa piazza” ha aggiunto l’assessore Giuliani.
Intanto stasera, per iniziativa della Fondazione Gaber, doppio appuntamento alla Limonaia di Villa Strozzi con “Firenze per Gaber”, sulla falsariga di quanto già sperimentato in altre città italiane: alle 19 David Riondino (regista), Claudio Bertini (organizzatore teatrale), Edoardo Semmola (giornalista) e Paolo Dal Bon (Presidente Fondazione Gaber) racconteranno il Teatro-Canzone, meravigliosa creatura della coppia Gaber-Sandro Luporini. Alle 21 poi lo spettacolo di Andrea Scanzi “E pensare che c’era Giorgio Gaber” con la regia di Sandro Rota.