Presentata l’associazione che vuole valorizzare l’eredità artistica e umana del pittore fiorentino riassunta in 350 opere fra dipinti, incisioni e manoscritti
Una casa museo a Campo di Marte farà conoscere meglio l’opera e il pensiero di Carlo Adolfo Schlatter pittore, incisore e teosofo il cui mondo artistico è rimasto finora racchiuso e nascosto nella realtà privata e intima del suo atelier. È l’obiettivo della neonata associazione ‘Casa museo Schlatter’ che è stata presentata oggi, 16 dicembre, in Palazzo Vecchio dall’assessore al Turismo Cecilia Del Re e dall’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi.
“Si tratta – spiega Del Re – di una storia un po’ nascosta ma che merita di essere raccontata e promossa. Un patrimonio di opere che si trova in un luogo un po’ decentrato rispetto ai flussi turistici e che ora apre le porte non solo ai visitatori ma anche ai tanti fiorentini che non conoscono questo artista”.
Sono infatti 350 i lavori tra dipinti, incisioni e manoscritti che a breve potranno essere visti nella palazzina di Viale dei Mille (visite su appuntamento telefonando al 347-1180215), in una parte di Firenze forse un po’ decentrata rispetto consueti percorsi turistici ma che comunque conserva un fascino tutto particolare non fosse altro per la estrema vicinanza con la cosiddetta cittadella sportiva e con la chiesa dei Sette Santi al cui interno si trovano numerose opere del pittore e scultore Giuseppe Cassioli.
Artista mistico, spirituale, lontano dalle convenzioni sociali, Schlatter desiderava che la propria creatività fosse a disposizione di tutti. Questa posizione determinò la sua intransigenza rispetto al commercio dell’arte e alle committenze e fece sì che la sua opera rimanesse interamente alla famiglia. Adesso la presidente dell’associazione Alessandra Schlatter, per condividere il patrimonio dell’artista con più persone possibili, ha deciso di aprire le porte della casa-museo.
“Sono certa – ha detto la presidente Schlatter – che l’arte, la cultura e la spiritualità creino occasioni di crescita, incontro e stimolo per tutti e in particolare per le nuove generazioni nel perseguire i propri sogni anche lontano dalle logiche commerciali. Spero quindi di riuscire a costituire un nuovo punto di interesse per il quartiere di Campo di Marte”.
L’associazione ha già in animo di organizzare incontri e iniziative legati all’arte e alla cultura, ma anche di proseguire lo studio e la valorizzazione dell’eredità artistica e umana di Carlo Adolfo Schlatter. “Schlatter – ha concluso Sacchi – è stato una figura poliedrica che necessita di un racconto e una conoscenza più profondi. Firenze è anche legata alla produzione e al collezionismo artistico di uomini di cultura e arte che hanno trasformato i loro atelier e le loro dimore in luoghi di esposizione, e hanno saputo creare una geografia alternativa degli spazi culturali”.