Presentato il progetto che sarà anche una “cerniera” d’unione tra il Quartiere 4 e Scandicci. Oltre 41milioni di euro l’importo dei lavori, i due edifici saranno realizzati a tappe e completati entro il 2026
Il modello è quello di un campus-europeo: impianti sportivi, attività molto più sviluppata di ora per quanto riguarda i laboratori, aula magna, biblioteche, il tutto declinato secondo un modello green, per un polo che punta ad essere esempio di edilizia scolastica sostenibile. Ma soprattutto una sorta di “cerniera” per unire il Quartiere 4 di Firenze con Scandicci. E’ il progetto del nuovo polo scolastico Meucci Galilei presentato questa mattina a palazzo medici Riccardi nella bellissima sala di Luca Giordano presenti oltre al sindaco della città metropolitana Dario Nardella il primo cittadino di Scandicci, Sandro Fallani, e collegato in videoconferenza il presidente del Q4 Mirko Dormentoni.
L’importo totale dei lavori che prevedono la demolizione degli attuali istituti è di 41.477.806 euro. La realizzazione dei nuovi edifici sarà a tappe e sarà completata entro il 2026.
“E’ giusto occuparsi dell’emergenza – ha detto Nardella riferendosi alla situazione Covid nelle scuole – ma non bisogna lasciare indietro gli investimenti, sulla realizzazione di nuove scuole. Per questo la Città Metropolitana sta andando spedita su quello che possiamo definire il progetto più ambizioso mai realizzato in questi ultimi 20-30 anni in questo territorio per l’edilizia scolastica: la creazione di questo centro che tiene insieme Meucci e Galilei, 2.500 studenti, un dei poli scolastici più importanti di tutta la Toscana. Era un impegno preso con i ragazzi, quando ci fu il famoso incidente del cedimento del tetto di una delle sezioni della scuola. Abbiamo deciso, invece di spendere soldi in manutenzioni complicate e dispendiose, di ricostruire tutto, ripartendo da zero”.
Il nuovo Meucci (25.761.865 euro), potrà disporre di 38 aule, 16 laboratori, le 8 già esistenti aule palazzina meccanica, oltre gli 8 laboratori esistenti palazzina meccanica, una palestra, una biblioteca, uffici amministrativi, spazi di servizio, magazzini, archivi, infermeria, ristoro ed altre, e naturalmente parcheggi auto, motocicli e biciclette. Il tutto per 1.300 studenti.
Il nuovo Galilei (15.715.941) potrà contare invece su 41 aule, oltre a 7 laboratori, una palestra, una biblioteca, spazi di servizio e parcheggi per 1.100 studenti. In comune i due istituti avranno auditorium, aula magna, spazi sportivi all’aperto fra cui pista di atletica e campo di basket. Il nuovo polo occupa una superficie di 3,95 ettari, con una area a verde di 1,9 ettari. Attualmente, il totale degli studenti accolti dalle due scuole è di 2.148 unità. La riorganizzazione degli spazi, progettata dalla direzione edilizia della Metrocittà, prevede un ampliamento del plesso in direzione sud su una porzione di terreno compresa tra via di Scandicci e via del Ronco Corto (che allo stato attuale risulta interclusa tra l’edificio esistente di via di Scandicci e di via Guardavia, gli edifici scolastici esistenti e il Cimitero di Soffiano, configurandosi quindi come un’enclave di area agricola).
“Il meccanismo di realizzazione dei vari plessi – ha concluso Nardella – andrà di pari passo con una serie di soluzioni logistiche che consentiranno di non rimanere mai senza le infrastrutture necessarie alla didattica. L’emergenza Covid ci ha anche insegnato che la sfida del cambiamento climatico e la transizione digitale sono due obiettivi che non si possono più ne tardae ne’ rinviare. Questo vale in particolare per i luoghi della scuola”.