Il cordoglio della comunità e delle istituzioni. Giani: “Ambasciatore del gusto e dei sapori della nostra regione: ha fatto della cucina un veicolo di cultura”
Un altro piccolo grande pezzo di Firenze che se ne va. Ad appena 68 anni è scomparso lo chef simbolo di Firenze, Fabio Picchi. Il suo nome è legato allo storico ristorante di Sant’Ambrogio Cibreo, fama internazionale, oltre al più recente CiBio, bottega-mercato in via della Mattonaia. Nella sua attività, oltre a scrivere diversi libri, ricordiamo anche la fondazione, insieme alla moglie, l’attrice Maria Cassi, del Circolo Teatro del Sale. Immediate le reazioni in città quando la notizia della morte del notissimo chef ha cominciato a circolare. “Una notizia terribile che ci addolora profondamente, un dolore immenso. Ci mancherà tantissimo” ha detto il sindaco Dario Nardella che poi ha aggiunto: “Per me Fabio è stato non solo un punto di riferimento nella comunità fiorentina ma un amico vero – si legge nella nota e lo ringrazio per la sua vita e per il suo lavoro, per la sensibilità sui temi dell’ambiente e dell’inclusione sociale. Era una persona autentica, sempre sorridente, animata dalla volontà di partecipare alla vita fiorentina e tramandare la passione per il cibo con un’attenzione particolare alla sostenibilità. Fabio amava visceralmente il suo lavoro e la sua città: ristoratore affermato, non aveva mai smesso di investire nella sua Sant’Ambrogio e di spronare l’amministrazione con idee di riqualificazione dell’area. Mi stringo a Maria, ai suoi figli straordinari e ai familiari tutti, esprimendo loro la mia vicinanza e quelle dell’amministrazione e della città intera”.
“Firenze perde una persona che col suo lavoro, col suo impegno per la comunità e con la sua passione – spiegano i consiglieri del Movimento 5 stelle Roberto De Blasi e Lorenzo Masi – ha fatto conoscere ed apprezzare la nostra cucina in tutto il mondo. Fabio Picchi è stato un punto di riferimento per i fiorentini e la sua scomparsa ci lascia sbigottiti. Esprimiamo il nostro cordoglio alla moglie Maria Cassi ed a tutti i parenti ed amici”.
Per il Governatore toscano Eugenio Giani “se ne va con lui un pezzo di Firenze e di Toscana che si è fatta conoscere e apprezzare nel mondo per la sua creatività e genialità. Picchi è stato un ambasciatore del gusto e dei sapori della nostra regione, capace di esaltare la semplicità e genuinità della nostra cucina e farne un veicolo di cultura: cultura enogastronomica ma anche cultura nel senso più ampio, in una tradizione intimamente toscana che sa mettere insieme arte, convivialità e piacere della tavola”