In approvazione il bilancio di previsione con 857 milioni di investimenti nel triennio 2020-2022, bonus bebè, maggiori servizi e rialzo della Tassa rifiuti. Ma si parlerà anche dello stadio
Ultima campanella del 2019 per il Consiglio Comunale presieduto da Luca Milani che si riunisce domani, 23 dicembre, a partire dalle 9 con una seduta fiume che probabilmente si protrarrà fino a sera.
All’ordine del giorno c’è l’approvazione del bilancio di previsione e già si annuncia lo scontro con le opposizioni che hanno presentato 33 emendamenti dei quali 15 soltanto di Fratelli d’Italia con il consigliere Alessandro Draghi. “Lunedì – spiega l’esponente del partito di Giorgia Meloni – voterò contro il previsionale che contiene l’aumento della Tari e poi presenteremo diverse modifiche al testo e alle voci di spesa: modifiche che riguardano le famiglie in difficoltà, l’aumento di fondi per il rifacimento di strade e marciapiedi e abbattimento delle barriere architettoniche come ad esempio in viale Nenni, via Por S. Maria e via di Ritortoli, l’installazione di cinture su tutti gli scuolabus, sgravi per i privati che installano telecamere per la pubblica sicurezza, chiusura e superamento del campo rom del Poderaccio”.
Il bilancio prevede investimenti per 707 milioni di euro nel 2020 e 857 milioni nel triennio 2020-2022. La parte più consistente di questi sarà riservata alle tramvie, ma un ruolo da protagonisti riguarderà anche scuole, impianti sportivi, strade e marciapiedi, ambiente e piste ciclabili. Le tasse resteranno le più basse d’Italia, a parte il lieve rialzo della Tassa rifiuti, mentre 48,8 milioni di euro arriveranno dal maggiore gettito della imposta di soggiorno.
Dunque battaglia sul rendiconto, ma non c’è soltanto questo nel ricco carnet d’aula. Altro aspetto destinato a scaldare gli animi dei consiglieri, la vicenda stadio con un question time proposto da Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune).
“il presidente della Fiorentina Rocco Commisso – dice – ha espresso tutta la sua perplessità per un nuovo stadio alla Mercafir, non accantonando l’ipotesi di una riqualificazione del Franchi. L’assessore all’urbanistica Del Re invece sembra aver definitivamente abbandonato questa idea proponendo addirittura l’utilizzo dell’impianto come housing sociale. Insomma vogliamo sapere per quale motivo si sia andati avanti con un progetto così importante per la città proponendo varianti senza consultare i fiorentini, la proprietà del club, chi rappresenta la collettività: senza avere indicazioni definitive dalla Soprintendenza, senza avere fatto una corretta e trasparente analisi/costi benefici delle tre ipotesi in campo e senza aprire un serio dibattito anche a livello di Città metropolitana. Verrebbe da dire: chi lascia lo stadio vecchio per il nuovo, sa quel che lascia e non sa quel che trova”.