Nel sangue aveva un tasso alcolemico quattro volte il consentito e in tasca il permesso di guida del titolare della ditta per cui lavorava. Entrambi dovranno rispondere di false attestazioni in concorso
Il verde era scattato, ma la macchina non aveva ripreso la sua corsa perché il conducente si era addormentato. Dietro di essa una volante della Polizia con a bordo due agenti che resisi conto della situazione e non potendo escludere il peggio sono scesi dalla loro auto per soccorrere l’automobilista. La sorpresa però è stata grande quando i poliziotti hanno visto il conducente completamente immobile con gli occhi chiusi e la testa appoggiata sul volante. L’uomo, un cittadino di origini sudamericane di 38 anni, si era semplicemente addormentato. Ma a questo punto gli agenti hanno voluto approfondire la circostanza rendendosi conto che l’autista era visibilmente ubriaco nonostante avesse tirato fuori una patente di guida confermando anche le generalità riportate sul documento. E’ accaduto lunedì scorso a Sesto Fiorentino intorno alle tre del mattino tra via Ferraris e via Mazzini. Il sudamericano è stato accompagnato negli uffici della Polizia Stradale di Firenze Nord per accertare il suo effettivo tasso alcolemico e qui il sospetto degli agenti è diventato realtà insieme a quello che la foto riportata sulla patente non corrispondesse alla stessa persona.
Gli accertamenti con l’etilometro hanno confermato che aveva nel sangue un valore di alcol quasi quattro volte superiore a quello consentito (il massimo è 0,5 mg/l) : subito dopo sono partiti anche quelli per verificare la sua identità. Così è saltato fuori che il 38enne girava con in tasca la patente di un’altra persona, alquanto somigliante all’apparenza e di un solo anno più giovane, perché la sua alcune settimane fa gli era stata sospesa proprio dopo essere stato sorpreso alla guida ubriaco in una precedente circostanza. Per lui sono scattate due denunce per guida in stato di ebbrezza e per essersi fatto passare per un’altra persona. Rischia ora anche il definitivo ritiro del titolo di guida, già precedentemente sospeso.
Nei guai ci è finito anche il vero proprietario della patente, il titolare di una ditta privata per la quale lavorerebbe il 38enne fermato. Agli agenti del Commissariato di Sesto Fiorentino si sarebbe giustificato dicendo che voleva solo dare una mano al dipendente, facendolo continuare a lavorare, nonostante la sospensione della patente. Al momento entrambi sarebbero accusati in concorso del reato di “false attestazioni a pubblico ufficiale sulla propria identità”.