Dal 4 al 6 ottobre torna il Festival diretto da Serena Dandini fra incontri, dibattiti, iniziative ed eventi tutti con un denominatore comune: analizzare il presente e immaginare il futuro
Tre giorni insieme alle donne che stanno cambiando il mondo con 16 appuntamenti al Caffè Letterario, 24 iniziative in collaborazione con le istituzioni e un calendario OFF ricco di ben 270 eventi. Eccola la seconda edizione de “L’eredità delle donne”, il Festival diretto da Serena Dandini e presentato nel Saloncino del teatro fiorentino della Pergola.
Il progetto di Elastica e di Fondazione CR Firenze, con la partnership di Gucci e la co-promozione del Comune, è stato ideato nel nome di una fiorentina illustre: Anna Maria Luisa de’ Medici più conosciuta come l’Elettrice Palatina, ultima discendente della famiglia, che alla morte del fratello avvenuta nel 1737 vincolò allo Stato Toscano la grandissima collezione artistica appartenuta ai suoi familiari diventando di fatto madre della cultura italiana ed europea.
Dal 4 al 6 ottobre dunque sul modello dei grandi summit internazionali le donne del nostro tempo si racconteranno in una non-stop di incontri tra attualità e scienza, innovazione, letteratura e scenari internazionali: veri e propri stati generali delle donne non a casa ribattezzati “Cinquanta sfumature di rosa”. Ed è questa la grande novità della rassegna assieme a una miriade di iniziative che proietteranno Firenze nell’universo femminile (programma completo e info per assistere ai vari incontri su: www.ereditadelledonne.eu).
Al centro del programma ci saranno le due serate condotte da Dandini al Teatro della Pergola: la prima, il 4 ottobre, sarà un talk intitolato “La città delle donne”. Tra riflessioni e ironia sindache, architette, imprenditrici, giornaliste, donne delle istituzioni e scienziate faranno vedere come potrebbero essere le città se fossero disegnate, pensate e immaginate dalle grandi donne di oggi. Ma il festival è anche ironia e divertimento, e dunque la sera dopo ecco “Vieni avanti cretina” che vedrà alternarsi sul palco numerose attrici fra cui Lucia Vasini, Alessandra Faiella, Cinzia Leone e Germana Pasquero sotto la mano della stessa Dandini e di Martina dell’Ombra: madrine due grandi donne che hanno fatto la storia dello spettacolo al femminile, Lucia Poli e Franca Valeri.
Fra gli ospiti internazionali ci saranno l’attivista argentina Marta Dillon, paladina dei diritti delle donne e fondatrice nel 2015 del movimento “Ni una menos”, e la scrittrice canadese Miriam Toews, rivelazione della narrativa anglofona che con il suo pluripremiato romanzo “Donne che parlano” ha affrontato il purtroppo attualissimo tema della violenza sulle donne. Non mancheranno poi il salotto letterario nelle librerie del centro storico insieme a una miriade di appuntamenti collaterali e all’attesissimo calendario OFF.
“Firenze – ha detto Dandini – è stata una scelta amorosa e sentimentale. Facciamo vedere il valore delle donne e cominciamo ad ascoltarle perché sono proprio le donne che danno i suggerimenti più interessanti”. Dandini poi ne ha approfittato per tornare sulla polemica delle donne in vetrina per attirare più turisti in Toscana che è costata al consigliere regionale Roberto Salvini la sospensione dal gruppo Lega
“É un festival ricchissimo di eventi – ha sottolineato la vicesindaco Cristina Giachi – al punto che sembra impossibile si trovi solo alla seconda edizione. L’intelligenza di questa manifestazione risiede soprattutto nel fatto che il tema delle donne è affrontato chiamando le donne a parlare del mondo e di loro stesse”. Aggiunge Tommaso Sacchi, assessore alla cultura: “Tra Firenze e Dandini è stato amore a prima vista. Abbiamo capito subito che il Festival doveva essere aperto alla città diventandone patrimonio”.