Presentati in Regione i progetti che parteciperanno al bando del ministero delle infrastrutture. C’è anche il prolungamento da Careggi verso l’Ospedale Pediatrico Meyer per circa un chilometro
Poco più di sei chilometri e 600 metri di tracciato per 11 fermate: Capolinea Peretola Aeroporto, Parco della Piana, Scuola Marescialli e Brigadieri, Due Case, Castello, Stazione, Frilli, Via della Pace, Agnoletti-CUS, Balestri, Via Giusti, Capolinea Spartaco Lavagnini. Nove i veicoli che saranno impegnati oltre alla realizzazione di un nuovo deposito per ricoverare i convogli. Costo complessivo dell’operazione: 300.306.160,28. Sono i numeri della futura Linea 2.2 della tramvia che collegherà lo scalo fiorentino del Vespucci con Sesto Fiorentino, passando dal Polo Scientifico e andando a insistere su un’area densamente popolata per poi concludere l’itinerario nel cuore del grosso comune alle porte di Firenze che ormai conta circa 50mila abitanti.
Il progetto è stato presentato in Regione dal Governatore Toscano Eugenio Giani: con lui l’assessore regionale alla mobilità Stefano Baccelli e il sindaco di Firenze Sara Funaro. Oltre a questo sono stati illustrati i progetti riguardanti il collegamento metropolitano infrastrutturale tra Prato centrale e Villa Montalvo a Campi Bisenzio (primo lotto della linea Prato-Peretola) per un investimento complessivo di 489 milioni di euro, la realizzazione dell’estensione della linea da Careggi verso l’Ospedale Pediatrico Meyer per circa 1 km (con fermata intermedia alla Villa di Careggi e un costo stimato di 38 milioni di euro). “Il sistema tramviario fa un salto di qualità e diventa sempre più toscano – ha detto Giani -. Grazie ai progetti che abbiamo predisposto la tramvia, che si sviluppa attualmente nella città di Firenze, servirà un’area cruciale nella piana fiorentina e verso Prato assorbendo quote notevoli del traffico metropolitano con grandi vantaggi in termini di mobilità e di sostenibilità ambientale”.
All’attenzione del ministero delle Infrastrutture la Regione ha portato anche la richiesta di risorse, per un totale di 29 milioni di euro, per l’acquisto dei tram che serviranno la Linea 4.1 Leopolda – Le Piagge la realizzazione della quale è giù finanziata con fondi ministeriali. Infine, sarà indirizzata al ministero anche la richiesta di risorse per dotare del sistema “retrofit” l’attuale flotta di tram: tramite l’aggiunta delle batterie sui 46 tram attualmente in esercizio, il sistema consentirà di rendere interoperabili tutte le linee del sistema tramviario e di eliminare in alcuni tratti i fili della linea elettrica di contatto.
“Il nostro obiettivo – ha detto Funaro – è stato fin dall’inizio creare una mobilità sostenibile e che connetta non solo i quartieri della città ma anche l’area metropolitana e in questo caso anche oltre, fino a Prato. Se vogliamo dare risposte ai nostri cittadini che si muovono fra l’area metropolitana e Firenze dobbiamo connettere la città. I progetti presentati oggi prevedono da una parte la realizzazione dei prolungamenti per Sesto e il Meyer, e la linea Campi-Prato che si aggiungeranno a quelle già in realizzazione; dall’altra anche progetti per nuovi tram che consentano di uniformare il sistema prevedendo l’installazione sui mezzi di batteria con anche l’eliminazione dei pali alla stazione. Su questo stiamo lavorando su due fronti: la presentazione del progetto al ministero e il coinvolgimento del nostro europarlamentare Dario Nardella per trovare più linee di finanziamento europee. Sono progetti importanti che porteranno a Firenze tantissime risorse che daranno una risposta ai nostri cittadini. Anche i risultati dei sondaggi confermano l’altissimo gradimento della tramvia e questo ci spinge ad andare avanti”.
Conclude Giorgio: “In questi progetti che presenteremo al ministero ci sono elementi molto importanti tra cui anche cose nuove come possibilità di installare le batterie sui 46 mezzi che oggi svolgono il servizio sulle linee : questo ci permetterà di utilizzare tutti tram su tutti i tracciati e quindi di definire anche nuove modalità di esercizio, nuove linee e nuovi collegamenti. Fa tutto parte di un progetto che è una scelta politica chiara delle amministrazioni che governano questo territorio, una scelta politica verso una città pubblica, sostenibile, in cui muoversi sia sinonimo di libertà: non fermi nel traffico ma muoversi con il tram non soltanto a Firenze ma nella città metropolitana”.