E’ fiorentina e gratuita la prima piattaforma web dedicata ai medici per gestire la “Fase 2” dell’epidemia da Coronavirus
E’ fiorentina la piattaforma web in grado di geolocalizzare i casi sospetti di Covid-19, intercettando in anticipo i potenziali focolai. Si chiama TosCovid ed è il frutto dell’intuizione del Dott. Alessandro Bonci, in collaborazione con alcuni medici toscani e rappresentanti del Movimento Giotto, sviluppata da HuCare, start-up fiorentina che opera nel campo dell’innovazione tecnologica in ambito medico.
La piattaforma è rivolta ai medici di medicina generale, ai pediatri di famiglia e ai medici delle USCA, le Unità Speciali di Continuità Assistenziale incaricate di seguire a casa i casi sospetti o conclamati di Coronavirus. E oltre al contenimento e al monitoraggio dell’epidemia è particolarmente indicata per la gestione della cosiddetta “Fase 2” del contagio verso la quale il Paese si sta faticosamente avviando.
“La medicina generale – dice Giacomo Sebregondi, Ceo di HuCare e promotore dell’iniziativa – può intercettare con molti giorni di anticipo i casi sospetti di Covid-19. Parliamo di un tempo che va da 3 a 10 giorni, preziosi per l’attivazione delle misure di isolamento e la prevenzione dello sviluppo di un focolaio”. TosCovid in pratica è un archivio web based che consente di mettere in rete le informazioni riguardo ai casi sospetti, monitorarli quotidianamente e prevedere gli eventuali aumenti degli accessi ai Pronto Soccorso e dei ricoveri ospedalieri. I dati caricati dai medici di medicina generale possono essere inoltre direttamente condivisi con le USCA, il tutto nel rispetto della privacy dei cittadini. Dati che, letti in modo aggregato, possono permettere di individuare potenziali microfocolai con diversi giorni di anticipo.
La piattaforma è già in uso. Solo nei primi 3 giorni dall’attivazione oltre 500 medicidi medicina generale si sono registrati, prevalentemente dalla Toscana: nei giorni successivi si sono aggiunti colleghi operanti in Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia e Sardegna. Oggi il conto totale supera quota 500. Il sistema è del tutto gratuito per i professionisti che ne fanno uso e permette di monitorare l’onda dell’epidemia, ma anche di individuare il prima possibile i microfocolai che potrebbero accendersi nella fase 2 o successivamente.