Il film del regista francese, fra i principali esponenti della Nouvelle Vague, sarà da domani allo Spazio Uno e allo Stensen
Torna al cinema in versione restaurata “Una donna sposata” (1964) di Jean-Luc Godard, il regista francese recentemente scomparso. Appuntamento il 7, 8 e 9 novembre al Cinema Spazio Uno (lunedì 7 ore 19:20, martedì 8 ore 17:40 e ore 21, mercoledì 9 ore 16 e 19.25) e poi al Cinema Stensen dal 15 novembre. Il film racconta una giornata nella vita di Charlotte che ha per marito un pilota e per amante un attore. Rimane incinta e non sa di chi. È una sorta di inchiesta frammentata – fatta con l’occhio di un entomologo più che di un antropologo – sulla condizione della donna sposata negli anni ’60. Il suo tema centrale è il disagio del vivere nella civiltà dei consumi e della pubblicità. Provocante, irritante anche, spiritoso e qua e là geniale.
La sessualità è al centro del racconto, ma Godard, volendo mantenere una certa pudicizia, inventò una meravigliosa “frammentazione del corpo in primissimi piani incredibilmente suggestivi seppur estetici e privi di psicologia”, come ebbe a dichiarare Macha Méril, che nel film interpreta Charlotte. Al suo fianco nel film ci sono Philippe Leroy nel ruolo di Pierre, suo marito, e Bernard Noël in quelli dell’amante Robert.