E’ accaduto nel parcheggio Coop di Campi Bisenzio. L’uomo ha preso a calci e pugni l’auto minacciandola di morte se non avesse aperto la portiera
Ha tentato di rapinare una donna dentro la sua auto nel parcheggio di un supermercato, provocando un malore al figlio disabile che in quel momento si trovava con lei. E’ accaduto questa mattina nei pressi del parcheggio della Coop di via Buozzi a Campi Bisenzio. Un 36enne italiano ha tentato di introdursi all’interno di una macchina con all’interno una donna e suo figlio. La signora era al posto del passeggero, ma le chiavi erano già inserite nel cruscotto. Il rapinatore ha quindi tentato di sfilarle, intimando ai due di scendere dal mezzo. Prontissima la reazione della donna che è riuscita a strappargli le chiavi di mano e si è chiusa all’interno dell’auto. A questo punto l’uomo ha cominciato a tempestare la vettura con calci e pugni, minacciando di morte la donna se non avesse aperto la portiera. Il figlio disabile ha accusato un malore, ma nel frangente sono intervenuti i carabinieri che hanno provveduto ad arrestare l’uomo che adesso si trova a Sollicciano a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il ragazzo è stato soccorso dai sanitari.
Dovrà invece presentarsi alla polizia giudiziaria il marocchino di 32 anni, sorpreso in flagrante dai Carabinieri di Firenze Campo di Marte a spacciare in via Madonna della Querce. I militari, impegnati in un servizio di controllo del territorio, l’hanno notato aggirarsi con fare sospetto e diffidente e pertanto hanno deciso di controllarlo. Addosso gli hanno trovato 15 dosi di cocaina (circa 12 grammi) ed 365 euro in contanti, verosimile frutto dell’attività di spaccio, subito sequestrati. Processato per direttissima, il giudice ha disposto per lui l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
A Calenzano infine questa un dipendente di una azienda di trasporti, domiciliato gratuitamente all’interno della stessa, si è dato fuoco a una scarpa attraverso un cannello a gas portatile riportando lievi ustioni al piede sinistro. Sembra che il gesto sia stato originato da dissidi con i proprietari dell’attività che avrebbero manifestato la volontà di cessare l’accoglienza. Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118 che poi hanno avvisato i Carabinieri della locale stazione i quali hanno ricostruito tutta la vicenda.