Fratelli d’Italia rilancia la proposta di dotare gli agenti della “pistola elettrica” per sedare casi di pronto intervento che possono diventare pericolosi
“A Firenze si sceglie di non adottare il taser per fare un dispetto politico a Salvini. Se la legge l’avesse firmata Minniti allora Nardella avrebbe fatto le corse per farlo avere ai vigili”.
Fratelli d’Italia rilancia la sua proposta di dotare la Municipale della “pistola elettrica” nei casi di pronto intervento per sedare situazioni potenzialmente pericolose e lo fa attraverso una conferenza stampa convocata a Palazzo Vecchio durante la quale Alessandro Draghi (capèogruppo in Comune), Francesco Torselli (coordinatore regionale) ed Edoardo Burelli (responsabile dipartimento affari legali) mostrano un video girato con un telefonino a Erice (Tp) dove una pattuglia di Carabinieri ferma con molta difficoltà un uomo con disturbi psichici che girava per strada nudo molestando i passanti.
“Se i militari – dice Draghi – avessero avuto il taser, la situazione sarebbe stata risolta facilmente e velocemente con beneficio di tutti, compreso l’arrestato”. Il dispositivo ha da poco superato il periodo di sperimentazione ed è stato affidato ai Carabinieri, successivamente sarà in dotazione della Polizia e delle altre forze dell’Ordine.
Ma le amministrazioni guidate dal sindaco Nardella si sono sempre opposte a questa possibilità. “Attualmente – spiega Burelli – il taser è in regime di sperimentazione per le polizie locali. Anche a Firenze, con apposita delibera di giunta, due agenti potrebbero essere dotati di taser dopo aver effettuato un adeguato corso di formazione, di cui potrebbero beneficiare anche molti altri vigili, accrescendo così le proprie competenze. Dal 20 gennaio, Udine ha fatto questa scelta. Non si comprende perché, a fronte di una sempre maggiore specializzazione delle polizie locali, fino alla possibilità di creare task force contro vari fenomeni di illegalità, non si vogliano equiparare i vigili alle forze dell’ordine nella dotazione di strumenti a disposizione, taser compreso”.
Conclude Torselli: “La pistola elettrica è uno strumento che, come il manganello, ha pro e contro: e come il manganello va saputo usare. Ma di certo non è un’arma letale da demonizzare”.