Otto grandi aree tematiche e numerose idee per il dopo emergenza Covid-19. Armentano: “Rafforzare i servizi pubblici e gli eventi in un ottica di prossimità, che garantisca l’accesso ai cittadini nel raggio di 1500 passi”
Otto grandi aree tematiche e oltre una sessantina di proposte per far ripartire la città dopo l’emergenza Covid-19. Eccola la ricetta del Pd fiorentino presentata dallo stato maggiore del partito nel corso di una videoconferenza stampa alla quale hanno partecipato il segretario Andrea Ceccarelli, il capogruppo a Palazzo Vecchio Nicola Armentano e le due vice Benedetta Albanese e Letizia Perini.
Un documento articolato che traduce in alcuni casi azioni già intraprese dalla Giunta rafforzandole e sostenendole, e che prova ad agevolare la costruzione di una strategia per la cosiddetta ‘fase 2’ e la graduale ripresa delle attività in un contesto di abitudini e stili di vita radicalmente mutati a causa della pandemia. Con alcuni punti cardine: trasporti pubblici, turismo di qualità, sviluppo economico, mobilità, urbanistica, la città dei bambini e Firenze Under 35, cultura, diritti e inclusione solo per citarne alcuni.
“Il documento – ha spiegato Ceccarelli – guarda alla ripartenza su due fronti, uno relativo all’emergenza immediata e uno di più lungo periodo che vede un ripensamento di alcuni aspetti della città: il tutto in chiave di sostenibilità ambientale”. Un capitolo importante è riservato alla mobilità con l’introduzione di un ticket familiare per il Tpl e la gratuità per i bambini sotto i 10 anni, ripensare l’organizzazione delle linee Ataf in centro e incrementare le aree pedonali anche fuori dal centro, sulla scorta delle “superillas” spagnole; riqualificare strade di scorrimento periferiche, valutando anche la fattibilità dell’interramento di alcuni tratti; portare avanti investimenti sulla mobilità ciclabile.
“Il documento – aggiunge Armentano – è il risultato di una collaborazione fattiva tra il gruppo e i circoli in città per agevolare il lavoro che sta portando avanti l’amministrazione. Uno degli obiettivi è quello di far diventare ‘strutturale’ la solidarietà e la coesione che sono emerse a seguito della pandemia. Per questo l’idea portante è da un lato rafforzare i servizi territoriali, in primis sociosanitari, dall’altro riorganizzare sia servizi ma anche eventi in modo che siano a 1.500 passi da ogni fiorentino, 15 minuti a piedi, ben raggiungibili e ben dislocati in tutta la città”. Tra le proposte spicca l’idea di rilanciare maggiormente un turismo di qualità pensando a progetti come Santa Maria Novella ‘Casa delle eccellenze artigiane’; e poi ancora la ‘summer school’ con l’obiettivo di recuperare relazioni ma anche contenuti che i bambini hanno perso con la chiusura delle scuole coinvolgendo l’associazionismo sportivo e culturale.
Altra priorità sarà quella di proseguire gli investimenti sulle grandi opere infrastrutturali, determinanti per lo sviluppo della città, così come recuperare i grandi contenitori vuoti andando a prevedere un mix di funzioni. Per quanto riguarda infine lo sviluppo economico l’idea del Pd è di facilitare la ricontrattazione degli affitti commerciali per l’annualità 2020/2021 con le associazioni di proprietari immobiliari, facendo da tramite come Comune, stipulando con loro un “patto per il rilancio della città”; e poi la possibilità di posizionare tavolini per bar e ristoranti anche sulle aree di sosta, per recuperare parte della capienza persa all’interno con il distanziamento e una riorganizzazione dei tempi della città, con la possibilità di estendere orari di apertura esercizi commerciali. “Firenze – hanno concluso gli esponenti Pd – ha caratteristiche specifiche, esprime un proprio patrimonio istituzionale, urbano, economico, culturale e umano. Ed è per questo che è necessaria una progettualità cittadina per la ripartenza”.