Il film social di Pablo Benedetti e Federico Micali vuole raccontare un periodo unico attraverso frammenti di vita quotidiana al tempo del Covid-19. Fino al 26 giugno si possono inviare i materiali per partecipare al progetto
Fra sei mesi-un anno o forse anche, prima sui grandi schermi oppure sulle piattaforme digitali, potremo ricordare questo tragico o magari anche riflessivo momento di “isolamento” con un documento storico realizzato da ognuno di noi che ha voluto testimoniare con un video un momento musicale o un frammento di vita quotidiana: al lavoro sulla scrivania in salotto o in camera, mentre si sfornano torte o piatti inediti, o anche momenti di gioco diversi con i bambini. Del resto i concerti improvvisati sulle terrazze e sui balconi non meritano un giusto riconoscimento?
Ed eccolo il riconoscimento: è “Firenze Sotto Vetro”, il film-social dei due registi fiorentini Pablo Benedetti e Federico Micali, che sarà realizzato con filmati e racconti della quarantena, e di cui è stato svelato il teaser. Entro il 26 giugno prossimo tutti i materiali potranno essere inviati all’indirizzo e-mail: firenzesottovetro@gmail.com, o al numero 349-7494282 (attraverso le piattaforme what’up e telegram), o nella chat del profilo Facebook @firenzesottovetro. Il documentario sarà prodotto da Malandrino Film e 011Films. Il Comune di Firenze è partner istituzionale in collaborazione con Toscana Film Commission e Cinema La Compagnia assieme a Lady Radio e PS Comunicazione.
Due gli elementi principali che connotano l’opera, la collaborazione di tutti e la caratteristica Open e No Profit della proposta: qualsiasi entrata, oltre i costi di realizzazione, infatti sarà devoluta ad enti e associazioni impegnati in questa emergenza. L’utilizzo della videocamera degli smartphone, dove l’inquadratura non è proprio delle migliori, sarà supportata però dalla originalità del racconto e dalle foto che possono raccontare un frammento di quotidianità senza sonoro (quante volte abbiamo osservato una foto che ha espresso tutta la sua potenza senza una didascalia per spiegarla). Si potrà inviare anche materiale già realizzato oppure anche materiale creato apposta in questi giorni per sentirsi protagonisti di questo evento.
“Stiamo vivendo un periodo unico nella storia di questa città – dicono Benedetti e Micali –: ci siamo chiesti come fare a documentarlo nel modo migliore. E la risposta che abbiamo trovato è quella di fare un film che metta insieme i contributi di tutti. Vogliamo fare un film collettivo che racconti la città da molti punti di vista. Se avete girato delle immagini, in casa, alla finestra, durante lezioni on line di qualsiasi genere, se vi siete ripresi al lavoro, in una delle attività rimaste aperte, se avete ripreso qualcosa di particolare ed emozionante mandateci il materiale: faremo una selezione dei contributi ricevuti per montarli in un unico grande film.
Pablo Benedetti è stato co-regista di One More Time, film del 2013 con Lucia Bosè, e ha realizzato il docufilm El Numero Nueve incentrato sulla figura dell’attaccante della Fiorentina Gabriel Omar Batistuta che ha coinvolto tutta la città in eventi di successo e proiezioni. Federico Micali, documentarista da oltre 20 anni, ha legato il suo nome a lavori che hanno spesso coinvolto la città come il Social Forum del 2002, la Firenze resistente di Lungarno, l’Ultima zingarata che ripropone a Santo Spirito il surreale funerale del Perozzi in Amici Miei con la partecipazione di Gastone Moschin e Mario Monicelli, il racconto nostalgico tra mito e storia dell’Universale, forse la sala cinematografica più celebre della città.