Passa l’aumento del “balzello” da versare per chi visita la città con il quale il Comune conta di recuperare 20 milioni di euro. Felleca: “Nessuna condivisione dal Pd”. FdI: “Si chiedono più soldi ma dove vanno a finire?”
Passa in Consiglio l’aumento della tassa di soggiorno ma si consuma l’ennesimo strappo fra la maggioranza e Italia Viva che prima in giunta con l’assessore Titta Meucci aveva votato la delibera presentata dall’assessore al bilancio Bettarini e poi nel passaggio finale in aula con Barbara Felleca si astiene provocando una ulteriore fitta in una compagine già messa alla dura prova nei giorni scorsi da tensioni, polemiche e giochini di corrente.
Astensione dunque come un “segnale politico per il PD” ha detto Felleca, “che ha ritenuto di poter intervenire su un tema fortemente politico senza una condivisione, a monte, con l’altra forza di maggioranza. La maggioranza deve costruire insieme le scelte politiche, ed il tema dell’imposta di soggiorno, che porterà a bilancio un incremento stimato di 20 milioni, è chiaramente un tema fortemente politico rispetto al quale si doveva discutere insieme”. Di tutt’altro avviso naturalmente il Pd con il capogruppo Nicola Armentano che parla di motivazioni incomprensibili. “Se invece il punto è cercare visibilità – ha aggiunto – allora evidentemente tutto fa gioco. Felleca guarda il dito senza guardare la luna. I costi da sostenere per una città come la nostra relativamente ai flussi turistici sono altissimi, intorno ai 115 milioni di euro, tra manutenzione, decoro, sicurezza pubblica, eventi culturali e fiere, ecc. Con presenze che stanno tornando ai livelli pre Covid non possiamo rischiare di far gravare totalmente sui residenti spese di gestione così elevate. Non aumentiamo tasse alle imprese, non aumentiamo l’addizionale Irpef, troviamo giusto chiedere un contributo aggiuntivo e proporzionato a chi visita la città”.
In sostanza con i nuovi importi il Comune conta di recuperare a bilancio 20 milioni di euro. Per Fratelli d’Italia, che ha votato contro la delibera, Jacopo Cellai ha sottolineato che si chiedono “più soldi a chi visita la nostra città, a tutti, anche a chi viene a visitare il patrimonio artistico come parte di un percorso di studi, ma non si sa dove poi questi soldi vadano a finire e nulla si fa per allungare il soggiorno. Di sicuro non si immagina un grande parco giochi che, sull’esempio di quanto fatto a Parigi, stimoli le famiglie ad aumentare il tempo della permanenza in città. Non si pensa a infrastrutture che continuano a mancare, pensiamo a quanto nulla sia stato fatto e nulla si stia facendo ad esempio per rendere fruibile il parco delle Cascine o ad aree sosta a servizio dei visitatori. Nulla anche su spazi alternativi al centro storico di luoghi di divertimento per i giovani. Non possiamo accettare questo aumento, perché così congegnato è solo un modo, facile, di aumentare i soldi in cassa per il Comune, ma non porta nulla alla città, né per i turisti, né per i fiorentini”.
La delibera aumenta anche le esenzioni per l’imposta di soggiorno, fra cui quella per gli accompagnatori di portatori di handicap e quella per chi soggiorna per lavoro in città oltre i 7 giorni anche se non consecutivi. Rimane confermata la gratuità per i minori di 12 anni, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e la protezione civile che dormono in città per servizio, i soggetti che assistono i degenti presso le strutture sanitarie, i pazienti in day hospital, gli studenti iscritti all’università di Firenze e i dipendenti delle strutture ricettive che soggiornano in città per esigenze di lavoro. La tassa è dovuta da tutti coloro che alloggiano in città in strutture ricettive (comprese le locazioni) per le prime sette notti di permanenza (Info su http://centroservizi.lineacomune.it/portal/page/portal/MULTIPORTALE/FIRENZE/IMPOSTASOGGIORNO/).
“Abbiamo introdotto alcune novità e aumentato le esenzioni, abbiamo voluto adeguare il regolamento alle nuove esigenze – ha detto Bettarini in aula -. Le modifiche introdotte sono state richieste durante gli incontri con gli operatori del settore per chi soggiorna in città per lavoro e per gli accompagnatori delle persone con handicap, scelte importanti che rivendichiamo”.
Qui lo schema dei nuovi importi in vigore già dal prossimo 1° aprile: