La proposta di Fratelli d’Italia insieme alla creazione di una task force della Municipale dedicata al contrasto dello smercio di sostanze stupefacenti. “I nostri quartieri sono divenuti zone franche di malavita”
Una task force della Municipale dedicata al contrasto dello spaccio di stupefacenti. E poi ancora da marzo una presenza costante con striscioni e luci nei luoghi di degrado e di acquisto di droga: da Porta al Prato alla Leopolda, al parco delle Cascine, a Santo Spirito e gradatamente nelle altre le zone della città dove domanda e offerta di sostanze psicotrope è particolarmente attiva. Sono le proposte di Fratelli d’Italia per combattere spaccio e criminalità a Firenze illustrate in una conferenza stampa svoltasi a Palazzo Vecchio.
“In epoca di Covid a Firenze – spiega Alessandro Draghi, capogruppo del partito di Giorgia Meloni in Comune – non si parla più di contrasto allo spaccio di droga. Eppure, il fenomeno è mutato ma non certo scomparso, e vista l’emergenza sanitaria per la pandemia che impegna le autorità sanitarie su quel fronte a discapito del resto, gli sforzi da parte della politica dovrebbero raddoppiarsi invece di venire meno, com’è invece successo dall’inizio del lockdown ad oggi”.
E per dare più consistenza alle proposte Draghi, accompagnato dal consigliere regionale Francesco Torselli e dai consiglieri dei 5 quartieri Simone Sollazzo, Guido Cabrele, Federico Ranieri e Leonardo Masi, ha presentato una tabella pubblicata dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore sullo spaccio di stupefacenti in Italia dove Firenze si colloca al secondo posto. “I nostri quartieri – notano gli esponenti del centrodestra – sono ormai divenuti vere e proprie zone franche di malavita. Intendiamo combattere la ghettizzazione, frutto di una gestione dell’immigrazione da parte della sinistra totalmente fallimentare, e rivalutare quelle aree che adesso sono ad appannaggio di nullafacenti, venditori abusivi e delinquenti”.
Per questo Fratelli d’Italia, insieme a Casaggì, porterà avanti attività di sensibilizzazione e buona politica, e pubblicherà su base trimestrale una mappa dei reati “per rendere consapevoli e aggiornati tutti i fiorentini, smentendo le ormai stantie rassicurazioni che ci vengono dal Pd e dipingono la nostra come una città sicura. Inoltre, crediamo sia necessario impiegare dei presidi fissi anti degrado della Polizia Municipale, che vigilino e tutelino non solo riguardo il decoro pubblico ma anche la sicurezza”.
Torselli conclude sottolineando che a causa della pandemia le azioni di contrasto al fenomeno delle dipendenze si sono ridotte di almeno un terzo rispetto a prima. “Si sarebbero invece dovuto raddoppiare, triplicare gli sforzi contro le piazze dello spaccio – aggiunge -. Ma così non è stato. Palazzo Vecchio è totalmente inerte e così a quelle zone che già dieci anni fa denunciavamo come fuori controllo se ne sono aggiunte altre: e se il trend non verrà interrotto, presto ogni quartiere di Firenze avrà il suo piccolo ‘Zoo di Berlino'”.