Proseguono le reazioni alla delibera che ha intenzione di presentare Palazzo Vecchio. Confedilizia: “pronti ad attivare tutti gli strumenti legali”. Nardella, con i sindaci metropolitani, martedì a Roma dal ministro Santanchè per discutere della bozza di riforma elaborata dal Governo
Una pioggia di reazioni. E probabilmente di ricorsi che già si annunciano copiosi. Difficile che la delibera annunciata dal sindaco Dario Nardella sugli affitti brevi con lo stop ai nuovi Airbnb in centro storico passasse in un modo tranquillo. Non solo per quei proprietari di appartamenti, magari lasciati in eredità dai genitori, che nel mettere in affitto una camera o un appartamento per pochi giorni vedono una forma di investimento oltre che naturalmente di reddito. Ma anche per quelle società su internet che gestiscono queste forme di locazioni temporanee e soprattutto per alcune associazioni di categoria come Confedilizia che, per bocca del presidente Giorgio Spaziani Testa, si dice pronta ad attivare “tutti gli strumenti legali disponibili per tutelare le vittime di questo abuso, cercando di far emergere, e quindi perseguire su tutti i piani, anche le responsabilità personali del Sindaco e della Giunta” se la normativa di Palazzo vecchio dovesse venire approvata. “Nardella – ha aggiunto – Spaziani Testa scherza con i diritti, le proprietà e i soldi degli altri. Se qualcuno del suo partito non lo ricondurrà alla ragione, noi cercheremo un giudice che gli faccia passare la voglia di fare il bullo nonostante indossi una fascia tricolore”. E il presidente di Property Manager Italia Gianni Facchini aggiunge: “E’ una norma che ci indigna. Con grande sfrontatezza si cerca di addossare ai cittadini fiorentini la colpa di guasti causati da decenni di politica miope che ha svuotato il centro di funzioni, tribunali, università”.
Ma non tutti la pensano così. D’accordo con Nardella è invece Francesco Bechi, presidente di Federalberghi Firenze che sottolinea: “La decisione del sindaco di cercare una soluzione per superare l’empasse in cui ci troviamo da tempo e che ci impedisce di riordinare la questione dell’accoglienza turistica, salvaguardando i centri storici e favorendo il ritorno della residenzialità, è del tutto condivisibile e positiva. Per altro viene dopo quella di impedire le funzioni di ostello agli studentati a dimostrazione dell’attenzione che l’amministrazione sta rivolgendo alla città e al riordino dei flussi turistici oltre che al problema dell’emergenza abitativa. Limitare le trasformazioni da immobili a uso residenziale a immobili residenziali destinati a locazione turistica è un segnale importante che speriamo venga colto anche dal Governo nazionale, visto che la misura ipotizzata dal ministro sul minimo di due notti di permanenza appare destinata a non avere grande risultato. Bisognerà comunque pensare anche a trovare una soluzione al tema del turismo giornaliero, cioè di chi arriva in città senza pernottare, perché si parla di numeri importanti che di fatto apportano davvero poco in termini di ricchezza. Inoltre è necessario che ogni decisione coinvolga le amministrazioni locali che meglio conoscono la loro realtà e le necessità delle città da loro gestite”.
Intanto martedì il Ministro del Turismo Daniela Santanchè ha convocato una riunione con i sindaci metropolitani, a cui parteciperà anche Nardella, proprio per discutere la bozza di riforma degli Airbnb redatta dal Governo che però non ha incontrato particolari favori nel presidente di Federalberghi Toscana (Confcommercio) Daniele Barbetti il quale ha bollato il provvedimento come “non all’altezza delle ambizioni del governo”, un “modo gattopardesco per lasciare tutto come è. Serve invece un salto di qualità per intervenire davvero in una materia complessa, che da troppi anni non solo inquina il mercato della ricettività con i problemi di concorrenza sleale e di abusivismo, ma rende impossibile qualsiasi pianificazione o gestione dei flussi turistici. Vale la pena ricordare che con quasi 60mila (59.058) unità locative offerte sul web, la Toscana è la regione con il più alto numero di annunci di locazioni turistiche sul portale Airbnb. Un mercato con molte zone d’ombra, dove i confini tra professionale, non professionale in regola col fisco e abusivo sono davvero labili”.