Il divieto, per limitare l’inquinamento dell’aria, sarà in vigore dal 31 marzo. In arrivo dalla Regione 3,5 milioni di incentivi per sostituire l’auto
Stop ai diesel inquinanti, fino a Euro 4, che dal prossimo 31 marzo non potranno circolare in Centro e nella fascia di Viale Gramsci e Matteotti dove la centralina ha registrato gli sforamenti maggiori di biossido di azoto. Per sostituire le auto “incriminate” sono in arrivo dalla Regione 3,5 milioni di euro di incentivi. È quanto prevede il pacchetto di misure adottato da Palazzo Vecchio in attuazione delle disposizioni regionali per il miglioramento della qualità nell’aria e presentato questa mattina dagli assessori Cecilia Del Re (Ambiente) e Stefano Giorgetti (Mobilità), assieme all’assessore regionale all’Ambiente Monia Monni.
Il divieto sarà in vigore dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30 e non si applicherà ai veicoli condotti dagli over 70 e a quelli di alcune categorie specifiche: per i residenti nella zona off-limits è prevista una deroga per 18 mesi (30 settembre 2022).
“Questa pandemia – ha detto Del Re – ci ha dimostrato quanto sia importante prendersi cura della qualità dell’aria: alcuni studi dimostrano infatti come il Covid si sia diffuso più velocemente nei territori maggiormente inquinati da un punto di vista atmosferico. Per agevolare i residenti con auto Euro 3 ed Euro 4 Diesel, interessati dal divieto di circolazione nella fascia interdetta, abbiamo lavorato ad un bando contributi che vanno a cumularsi a quelli messi già a disposizione dal governo per l’acquisto di nuove auto. Abbiamo inoltre previsto un contributo maggiore per le fasce di reddito più basse e anche in relazione alle auto meno inquinanti”. Aggiunge Giorgetti: “Con questo provvedimento anticipiamo, per una porzione importante della città, le previsioni dello ‘Scudo Verde’ che sarà completato entro il prossimo anno. Limitare l’accesso dei veicoli più inquinanti è fondamentale come è altrettanto importante aver dato l’opportunità di poter sostituire questi mezzi con un contributo rilevante per i residenti”.
L’AREA VIETATA – Il divieto riguarderà l’area della Ztl e l’area compresa tra piazza della Libertà (direttrice di collegamento viale Lavagnini – viale Matteotti), via Pier Capponi (esclusa), piazzale Donatello (esclusa direttrice via La Farina – via Pier Capponi), via La Farina (esclusa), via dei Della Robbia (esclusa), via Bovio (esclusa), via Scialoja (esclusa), via Scipione Ammirato (esclusa), via Cimabue (esclusa), via Fra’ Giovanni Angelico (esclusa), viale Duca degli Abruzzi (escluso), viale Giovine Italia (tratto via dell’Agnolo – via Paolieri), via Paolieri, viale Giovine Italia (tratto via Paolieri – piazza Beccaria), piazza Beccaria, viale Gramsci, piazzale Donatello, viale Matteotti, piazza del Lungo, viale Matteotti.
LE DEROGHE – Il divieto non riguarderà gli autobus del trasporto pubblico di linea, i veicoli di Alia, quelli delle forze dell’ordine, quelli dei servizi di emergenza, soccorso e volontariato (trasporto di anziani per visite mediche o analisi in strutture sanitarie) oltre alle autovetture con conducente di età superiore a 70 anni.
I CONTRIBUTI – Riguarderanno i veicoli con alimentazione elettrica, ibrida, a gas, bifuel (benzina/metano, benzina /gpl) o a benzina di categoria Euro 6 e saranno erogati solo per acquisti con contestuale rottamazione di un veicolo appartenente alle categorie sottoposte a divieto. L’entità del contributo non potrà superare il 50% del costo totale (esclusa Iva e messa in strada).
I BANDI – Saranno due: il primo è destinato ai privati maggiorenni residenti a Firenze. Si può presentare una sola domanda specificando una sola opzione. Due fasce di contributi individuate, a secondo della certificazione ISEE, fino a 48mila euro o superiore. Per i residenti nell’area vietata è prevista una maggiorazione del 50%. Ammessi i veicoli con prezzo inferiore a 50mila euro e cilindrata non superiore a 2000 cc. Il secondo è rivolto ai soggetti giuridici: micro, piccole e medie imprese con sede legale e operativa a Firenze; imprese artigiane con sede legale/unità locale a Firenze o licenza per l’esercizio dell’attività di vendita su aree pubbliche rilasciata dal Comune di Firenze; lavoratori autonomi titolari di partita Iva residenti a Firenze; enti del terzo settore con sede legale e operativa a Firenze. Ciascuna persona giuridica potrà richiedere il contributo per non più di due veicoli, sulla base delle opzioni disponibili.
INFO E SCADENZE – I bandi saranno consultabili sul sito del Comune di Firenze nella sezione “Servizi online, bandi a gare, consulta i bandi, contributi” e rimarranno validi fino al 30 giugno 2021. Sono ammesse a contributo le spese, al netto dell’Iva, sostenute per l’acquisto di veicoli dalla data di pubblicazione del bando. Sarà possibile presentare la domanda su piattaforma online a partire dal 1 marzo.
“Una delle principali sfide che dovremo affrontare in Toscana e a Firenze – conclude Monni – sarà quella relativa all’ambiente. L’inquinamento va combattuto con interventi sulla mobilità e sugli impianti di riscaldamento degli edifici perché sono queste le due maggiori fonti di inquinamento. In tema di mobilità Firenze ha già intrapreso la strada giusta investendo sul sistema tramviario. Oggi facciamo un passo ulteriore e stanziamo 3,5 milioni di euro che serviranno per la sostituzione dei veicoli diesel. Un’altra misura riguarderà la sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento delle famiglie economicamente fragili, attraverso incentivi per 1 milione di euro l’anno per i prossimi 3 anni”.