Coronavirus, il sindaco contro i troppi fiorentini che non rispettano la raccomandazione di stare a casa. E arriva l’ordinanza del Governo che vieta l’attività sportiva all’aperto e di recarsi nelle seconde case
Bussini elettrici fermi fino a data da destinarsi. L’ulteriore provvedimento di Ataf per limitare la circolazione degli ancora troppi cittadini che sembrano non aver preso sul serio le indicazioni emanate dal Governo è in vigore da stamattina e comprende le linee C1, C2 e C3, quelle per intenderci che fanno servizio nel centro storico con percorsi diversi: la C1 è quella che tocca il Parterre a Santa Maria Soprarno, la C2 e la C3 pur con itinerari differenti collegano la fermata della Tramvia T1 di Porta al Prato con Piazza Beccaria.
Intanto ieri il sindaco Dario Nardella è tornato per alcune ore al lavoro nel suo studio di Palazzo Vecchio per una serie di scadenze indifferibili che necessitavano di una sua presenza fisica nella “Casa dei Fiorentini”. Dopo ha compiuto un giro per la città per constatare di persona quanti cittadini rispettassero l’ordinanza di stare a casa e lì è esplosa la sua rabbia vedendo troppe persone in giro e minacciando di conseguenza un ulteriore giro di vite che potrebbe comprendere nuovi accertamenti sulle celle telefoniche e attraverso il sistema di videosorveglianza del Comune con oltre mille telecamere e un software sofisticatissimo in grado di rivelare gli eventuali assembramenti di persone e di allarmare l’agente addetto al controllo che poi invierà sul posto le pattuglie per la verifica.
Nardella spera che l’ok dal comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica arrivi già da lunedì prossimo. “Molti fiorentini – dice – hanno capito e rispettano la limitazioni, ma ce ne sono ancora troppi che non capiscono e continuano a uscire”.
Per quanto riguarda infine le ulteriori misure di contenimento del Covid-19 decise dal Governo, fino al 25 marzo prossimo non si potrà andare in parchi, ville, aree gioco e ai giardini pubblici. Allo stesso modo non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto (a meno che non sia in prossimità della propria abitazione e nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona). Resteranno chiusi gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande all’interno delle stazioni ferroviarie e di lago, nonché nelle aree di servizio e rifornimento carburante(esclusi quelli situati lungo le autostrade che possono vendere solo prodotti da asporto da consumarsi al di fuori dei locali). Restano aperti quelli siti negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro. Stretta anche sulle seconde case utilizzate per vacanza. Nei giorni festivi e prefestivi, nonché in quelli che immediatamente precedono o seguono tali giorni, è vietato ogni spostamento verso abitazioni che non siano quella principale.