La scoperta fatta dai carabinieri Forestali di Rufina durante un servizio di perlustrazione del territorio
Sul terreno di pertinenza di un fabbricato erano stoccati circa due metri cubi di rifiuti speciali non pericolosi, derivanti da operazioni di costruzione e demolizione, costituiti in particolare da un miscuglio di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche di grossa pezzatura. A notarlo, durante un servizio di perlustrazione del territorio, in località Celle nel Comune di Dicomano (Firenze), sono stati i militari della stazione carabinieri forestale di Rufina che, a seguito di indagini, hanno denunciato l’esecutore materiale dell’illecito che è risultato essere titolare di ditta edile. Il materiale era stato steso e livellato su un’area della dimensione di circa 20 metri quadrati. I rifiuti si trovavano depositati sul suolo, privi di copertura. Il titolare della ditta produttrice dei rifiuti è stato dunque segnalato all’autorità giudiziaria per gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi.
I Carabinieri Forestali hanno ritenuto di applicare la procedura di estinzione dei reati prevista dal Testo unico ambientale poiché la condotta illecita non ha cagionato un ‘pericolo concreto e attuale di danno alle risorse ambientali’ ed i suoi effetti sono stati rimossi a seguito dell’adempimento di prescrizioni, come la rimozione dei rifiuti e il ripristino dello stato dei luoghi: quindi è stata disposta l’ammissione al pagamento, in sede amministrativa, di una somma corrispondente a un quarto del massimo dell’ammenda stabilita per la contravvenzione commessa, che consente l’estinzione del reato contravvenzionale.