Hanno lasciato gli incarichi il coordinatore cittadino e capolista “in pectore” Jacopo Cellai, il vice Mario Tenerani, Claudio De Santi e Claudio Scuriatti. Con loro anche il coordinatore regionale Stefano Mugnai
“La legittima concorrenza fra due o più candidati è accettabile purché ciascuno di loro rimarchi sempre e comunque la propria appartenenza al partito, senza adombrare possibilità di accasarsi altrove, né con partiti avversari, né con partiti alleati”.
La decisione romana di Antonio Tajani e Licia Ronzulli sulla indicazione di Marco Stella a capolista nel collegio Firenze 1 provoca un vero e proprio terremoto a Firenze in Forza Italia che in poche ore registra le dimissioni di Stefano Mugnai da coordinatore regionale del partito e quelle di Jacopo Cellai da coordinatore cittadino seguite a grappolo da quelle di Mario Tenerani (vicecoordinatore gigliato), Claudio De Santi (responsabile dei dipartimenti) e di Claudio Scuriatti (responsabile dell’organizzazione).
“A Firenze – continua – invece, il capolista designato è stato sul calciomercato della politica fino a 48 ore fa. Non si può chiedere impegno, lealtà, sacrificio e parlare di democrazia interna quando si calpestano tutti questi valori”. Parole pesanti e molto dure quelle usate dal capogruppo azzurro a Palazzo Vecchio la cui capolistatura era sembrata il naturale coronamento a una esperienza politica ormai consolidata negli anni, alla luce anche del clamoroso trasferimento sotto le insegne leghiste che fino a 48 ore fa sembrava quasi certo per Stella e poi è saltato a causa della scelta di Matteo Salvini di inserire Giovanni Galli non solo al primo posto a Firenze 1 per la Lega ma anche nel listino bloccato.
Un restringimento delle possibilità che ha avuto come immediata conseguenza la giravolta di Stella, con rientro forzato e voluto da Roma negli azzurri addirittura come numero uno della lista, e ha letteralmente fatto saltare il banco nella base forzista tutta schierata con Cellai. “Firenze – continua Cellai – ha creduto fortemente nella stagione congressuale voluta da Roma, colta come occasione per dare voce agli iscritti, i primi ad avere diritto a partecipare alle scelte di Forza Italia. Mettendo in campo un tesseramento serio che ha coinvolto centinaia di persone è stata proposta la mia candidatura, l’unica, accompagnata da una approfondita mozione congressuale, allo scopo di rilanciare il Partito all’interno e all’esterno in previsione della grande partita delle elezioni regionali”.
La decisione di Mugnai è arrivata nella tarda serata di ieri in fondo alla nota con la quale indicava la presentazione di Forza Italia in tutti i 13 collegi regionali. “Il mio – ha spiegato il deputato fiorentino – è un gesto dovuto verso i nostri militanti e dirigenti che si sono trovati di fronte ad una decisione poco comprensibile e che avevano necessità di ricevere un segnale politico forte: era mio dovere darglielo. Questa decisione mi costringe a prendere atto di non godere più della fiducia dei miei referenti nazionali e assumere le conseguenti decisioni”.