L’attore fiorentino in scena domani con “Quando sarò capace di amare”. Poi “Secret Life – Vita segreta degli umani” di David Byrne e “Mastrolibro e la meravigliosa avventura” con Manola Nifosì
Cosa accade se un narratore come Stefano Massini si lascia ispirare dai brani di Giorgio Gaber? Cosa prende forma sul pal cenico se i racconti del “più popolare cantastorie del momento” sbocciano dentro le canzoni della premiata ditta Gaber-Luporini? Questo è “Quando sarò capace di amare – Massini racconta a Gaber”, spettacolo del pluripremiato scrittore e drammaturgo fiorentino che sarà al Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio (Piazza Dante 23, Firenze) mercoledì 1 marzo alle 21.00, nell’ambito della stagione di prosa a cura di Fondazione Accademia dei Perseveranti con la direzione artistica di Andrea Bruno Savelli. In un cantiere poetico contagioso e intrigante il palcoscenico si popola di personaggi fra i più diversi e inattesi. Da “I mostri che abbiamo dentro” a “La parola io”, da “Non insegnate ai bambini” a “Se io sapessi” e molti altri brani, Massini sceglie di coinvolgere il pubblico in un viaggio di echi e rimandi, in un unico grande omaggio a Gaber. Se poi in scena si aggiungono i suoni e i colori di un’orchestra di musicisti da ogni parte del mondo, riuniti sotto il marchio ormai noto dell’Orchestra Multietnica di Arezzo, ecco spiegata l’attesa per questo incontro così voluto e cercato dalla Fondazione Giorgio Gaber (info e ingressi: www.teatrodante.it).
La programmazione del teatro continua nel fine settimana, sabato 4 marzo alle 21.00 con “Secret Life – vita segreta degli umani”, firmato dal drammaturgo inglese David Byrne con la regia di Manfredi Rutelli, all’interno della rassegna Andrea Cambi dedicata al meglio del teatro toscano. Cosa significa essere umani? E dove questo essere umani ci sta conducendo? Abbiamo intrapreso la migliore ed unica strada per l’ascesa dell’uomo, o quella percorsa è solo una delle vie possibili, forse neanche la migliore? La nostra è realmente un’evoluzione o ignari e inconsapevoli stiamo distruggendo noi stessi ed il resto del pianeta? E cosa possiamo usare, del nostro onnipresente passato, per aiutarci ad affrontare le preoccupazioni e le sfide del presente e del futuro? Il nucleo della vicenda è un fatto realmente accaduto: in una stanza che lo scienziato, matematico, filosofo e letterato inglese Jacob “Bruno” Bronowski aveva chiusa a chiave, con tanto di allarme, sono stati scoperti documenti segreti, tenuti nascosti per decenni. Lo spettacolo racconta quella scoperta e le rivelazioni che ne sono derivate.
Ultimo appuntamento domenica 5 marzo alle 16.00 con “Mastrolibro e la meravigliosa avventura”, scritto e diretto da Manola Nifosì, anche sul palcoscenico insieme a Sergio Aguirre, Elena Fabiani e Luigi Monticelli. Pensato per ragazzi e ragazze dai 6 ai 10 anni e per le loro famiglie, lo spettacolo racconta la storia di Elena, una bambina che vive in un universo con confini netti e precisi, fatto di realismo e di controllo. Un giorno si troverà ad affrontare, da sola, la città con i suoi rumori e le sue luci. Riparandosi nella biblioteca comunale, Elena troverà nei libri personaggi che hanno fatto la storia della letteratura e che le faranno compagnia fino a regalarle una nuova consapevolezza di sé.