Dura nota di Palazzo Vecchio dopo l’affondo del Dg viola. “Mai fatto mancare la disponibilità a collaborare”. Iv: “Partita gestita avventatamente da Nardella e Giunta”. Lega: “Da anni Fiorentina presa in giro”
Una grave mancanza di rispetto nei riguardi delle istituzioni: Comune, città di Firenze e cittadini rappresentanti dall’amministrazione comunale: alla luce poi degli “ottimi rapporti con la proprietà di Acf Fiorentina”. E’ la dura risposta di Palazzo Vecchio alle parole del Dg viola Joe Barone che in un video (pare rubato), diventato presto virale, parlando con un tifoso al Viola Park va giù pesantissimo nei riguardi della politica locale. «Qualcuno vuole costringerci a portare fuori la Fiorentina, è un danno per tutto il movimento viola. So che ci saranno le elezioni a breve e allora votate, votate… Votate il vostro governatore e non cambierà nulla. Io sono qui per cambiare le cose» avrebbe detto il dirigente. A parte il fatto di confondere sindaco con Governatore (forse detto nel senso di presidente della Regione, ma qui c’è ancora tempo prima del ricorso alle urne, però qualcuno ha fatto notare che anche i rapporti con Giani non sono poi così idilliaci…) che denota una scarsa conoscenza di quelli che sono gli organismi politici locali e le regole che sovraintendono alle consultazioni elettorali sia locali che regionali, tanto è bastato per far scoppiare il botto di fine anno in un momento in cui forse non ce n’era davvero bisogno.
Barone e il presidente Rocco Commisso hanno fatto capire a più riprese di essere stufi della politica, anche se proprio dopo il gol di ieri di Ranieri in Fiorentina-Torino c’è stato un abbraccio tra lui e Matteo Renzi. Sarà anche un caso ma sia Nardella che Giani proprio ieri allo stadio non c’erano. E il nodo alla fine è sempre quello: dove andrà a giocare la Fiorentina durante i lavori di restyling del Franchi. “Il Comune – spiega una nota dell’amministrazione – non ha mai fatto mancare la propria disponibilità a collaborare con Acf Fiorentina, ma perché la collaborazione sia efficace serve rispetto reciproco. Il Comune non decide dove gioca la squadra né tantomeno ha mai fatto il nome di Modena o di Cesena. Il Comune può supportare la squadra nella individuazione della migliore soluzione come ha sempre fatto e come sta continuando a fare. La soluzione ideale su dove giocare durante i lavori si può ancora trovare se c’è la volontà di tutti e, a questo fine, il Comune ha chiesto la collaborazione del governo, della Lega Calcio e della Figc perché il nuovo stadio Franchi è un progetto che interessa non solo la città ma tutto il Paese, visto che Firenze è ufficialmente candidata a ospitare gli Europei 2032. Questo prescinde dal fatto che si debba procedere con gli interventi propedeutici al restyling, per non perdere i 150 milioni di euro per lo stadio Franchi, che non può essere abbandonato e che va restituito alla città e al quartiere più bello e funzionale che mai. Occasione storica per Firenze, per la Fiorentina e per i tifosi, che altre città italiane non hanno”.
Evitare un confronto muscolare che “non è utile a nessuno” è l’invito di Italia Viva attraverso Mimma Dardano e Barbara Felleca rispettivamente capogruppo e consigliera di Iv nonché vicepresidente del consiglio comunale. “Piuttosto – dicono – dovremmo pensare tutti insieme a quali soluzioni adottare per il bene della Fiorentina e del Comune”. Anche se poi le due esponenti renziane non rinunciano a una punzecchiatura nei confronti di Palazzo Vecchio sottolineando come, a loro giudizio, la partita sia stata gestita in modo avventato da parte di sindaco e Giunta. “Contrapporsi in questo momento – aggiungono -, lo diciamo vista la nota stizzita dell’amministrazione comunale, è deleterio. La delusione della società è più che comprensibile; del resto siamo stati noi i primi a evidenziare come puntare tutto su un restyling con denaro pubblico fosse sbagliato. La situazione è difficile, ma sta ad un Comune capace di trovare le soluzioni migliori, in accordo con ACF Fiorentina. Crediamo sia chiaro a tutti che la soluzione di andare a giocare le partite fuori Firenze sia un danno; il sindaco Nardella esca dal fortino e si sieda a un tavolo con Commisso e Barone per trovare quella che sarà la soluzione migliore”.
Totale solidarietà alle parole di Barone infine arriva invece dalla Lega Salvini con il capogruppo Federico Bussolin. “Da anni – commenta – la società viene presa in giro dal Comune e dal PD sulla realizzazione del nuovo stadio: Nardella le ha inventate tutte pur di non dare i riflettori a Commisso su questo tema. Da Mercafir in poi tutte le opzioni avanzate da questa amministrazione sono state utili solo a perdere tempo e soldi. Una volta capito che Commisso voleva intervenire sul Franchi, Franceschini intervenne sbarrando la strada, la domanda è in aiuto di chi. Oggi pare si faccia lo stadio a strati, come una cipolla. Dopo anni Nardella non è stato in grado di offrire una alternativa alla Viola su dove giocare. Ha ragione Barone, quindi: far giocare la Fiorentina in zona è una priorità, il resto è secondario”.