Came fly with me, cantata nell’ultima sera di apertura da Andrea Ciulli, verrà postata nei giorni delle festività natalizie sui social del locale in via de Vespucci perchè la ristorazione possa riaprire il prima possibile
Un messaggio di aiuto, ma soprattutto di forte positività e di speranza. Nonostante tutto. Affinché i ristoranti possano riaprire il prima possibile e tornare quindi alla loro naturale attività. A lanciarlo, attraverso un video che proprio durante i giorni delle feste natalizie verrà postato sui propri canali social, è il Ventuno Bistrot di via de Vespucci al confine tra il centro di Firenze e la sua ultima periferia (www.ventunobistrot.it oltre ai canali social FB e instagram del locale).
E il protagonista è Andrea Ciulli, consigliere Pd al quartiere 5 e presidente della Commissione Cultura, vulcanico organizzatore di eventi, con una attenzione e una sensibilità speciali al tema della violenza in generale e a quella di genere in particolare. L’idea è nata durante l’ultima sera di apertura, prima del secondo “lockdown”, mentre angoscia e preoccupazione dilagavano tra cuochi e imprenditori della ristorazione di tutta Italia. Detto fatto lo chef Simone Gori e la sua squadra hanno pensato di lanciare un messaggio di resilienza creativa decidendo di trasformare per una sera il loro spazio in un palcoscenico con una “guest” d’eccezione. “Il video – racconta Ciulli – vuole essere un aiuto da parte mia a questi giovani imprenditori che hanno deciso un anno fa, in uno dei periodi peggiori vista la pandemia, di investire nel nostro quartiere con un’impresa ristorativa che sta già facendo parlare di sé”.
In via de Vespucci il ventinovenne e vulcanico Gori ci è arrivato nel 2019 e per iniziare la sua giovane avventura imprenditoriale in solitaria ha scelto un luogo non troppo usuale ma non per questo meno interessante: case basse, giardinetti, un parcheggio facile da trovare. Una sorta insomma di “Notting Hill” in formato fiorentino. Il Bistrot si apre con una sala intima, con tre tavoli tondi ben distanziati e poi attraverso un corridoio si arriva nella sala principale. La sua regola è semplicissima, 21: come simbolo di creatività ed espressione, come il numero civico dove si trova il locale in una traversa di via Pistoiese verso il borgo di Peretola, e come naturalmente il menu che cambia a ogni 21 del mese.
“La periferia – racconta Gori – come afferma l’architetto Renzo Piano è una fabbrica di idee, è la città del futuro. Pensare in modo creativo per me significa percorrere strade nuove e provare a trovare opportunità anche in momenti duri come quello che noi ristoratori stiamo vivendo. Durante l’ultima sera di servizio prima di chiudere, quando l’ultimo dei clienti ha lasciato il ristorante, abbiamo trasformato una delle nostre due sale in un set per un video speciale. Volevamo registrare un messaggio forte di positività e speranza invitando a cantare Andrea Ciulli una delle persone più creative del quartiere. Mi auguro che il nostro video festeggi una nuova imminente apertura di tutte le attività, perché i ristoranti oggi non sono solo luoghi dove si mangia ma dove poter condividere insieme momenti di gioia e condivisione”.
Quale la canzone interpretata? “Come fly with me” (Vieni a volare con me) naturalmente, resa celebre dalle interpretazioni di Frank Sinatra e Michael Bublè. E francamente non poteva esserci scelta migliore per un augurio di immediata ripartenza.