Verrà realizzata col pacchetto dei fondi PNRR assegnati per il rinnovo del parco bus. Giorgetti: “Risorse importanti per sostituire i mezzi più inquinanti, migliorare la qualità dell’aria e il comfort dei viaggiatori”
In viale XI Agosto, dove un tempo sorgeva il campo nomadi Olmatello e più recentemente utilizzato come magazzino dalla Fondazione Maggio Musicale, verrà realizzata la stazione di ricarica per i bus elettrici. È quanto prevede il pacchetto del rinnovo del trasporto pubblico locale finanziato con i 48 milioni di euro provenienti da PNRR e assegnati a Firenze. “Questi fondi sono molto importanti e da parte nostra cercheremo di accelerare le procedure di acquisizione dei mezzi e la sostituzione del parco veicoli più datati e inquinanti – sottolinea l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti –. I vantaggi saranno molteplici: per gli utenti che potranno viaggiare sui mezzi più moderni e dotati di maggiori comfort; per la lotta allo smog con una riduzione importante delle emissioni degli inquinanti come la CO2, il PM10 e gli ossidi di azoto”.
Degli oltre 48 milioni assegnati, ammontano a 13.411.560 quelli destinati alla realizzazione delle infrastrutture di supporto per l’alimentazione dei veicoli. L’area individuata risponde ai requisiti necessari per aumentare l’efficienza nella gestione del futuro parco elettrico e in particolare: è collocato in una zona della città dotata di infrastrutture di distribuzione dell’energia elettrica in grado di assicurare i livelli elevati di potenza necessari per l’alimentazione del sito; è raggiunto da infrastrutture viarie in grado di assicurare un collegamento rapido ed efficiente con la rete principale della viabilità urbana interessata dal servizio di trasporto pubblico; è posizionato a una distanza non elevata dai centri di manutenzione esistenti in modo da ottimizzare le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria dei nuovi mezzi; ha una ampiezza sufficiente a ospitare i veicoli che là stazioneranno. Qui saranno realizzate le aree la sosta e la ricarica dei bus, la cabina elettrica di trasformazione, le colonnine di ricarica, i locali a servizio del personale di guida e di custodia e tutto quanto necessario a garantire l’ottimale funzionalità dell’infrastruttura su progetto a cura di Autolinee Toscane. Con gli altri 35 i milioni si dovranno acquistare almeno 18 bus entro il 31 dicembre 2024 con l’obiettivo complessivo minimo obbligatorio di arrivare a 68 bus in esercizio entro il 30 giugno 2026. Inoltre, nel caso di concessione di ulteriori risorse provenienti da economie, l’Amministrazione ha chiesto 9,6 milioni di euro con cui acquistare 16 bus aggiuntivi (8 milioni) e intervenire sulle infrastrutture di ricarica (1,6 milioni) sempre entro il 30 giugno 2026.
Secondo le stime della Direzione Mobilità con questi fondi entreranno in servizio almeno 70 bus elettrici di 12 metri che andranno a sostituire 58 veicoli diesel urbani di pari dimensioni ma con capienza maggiore. I primi ad essere rottamati saranno i mezzi più inquinanti. I mezzi saranno a ricarica lenta, quindi notturna presso i depositi aziendali e in parte presso eventuali capolinea con le necessarie caratteristiche come gli hub multimodali di viale Guidoni e di Rovezzano. Questa scelta consente di avere veicoli con autonomia maggiore e soprattutto di non dover realizzare svariati punti di ricarica lungo i percorsi delle linee urbane. Secondo le stime della Direzione Mobilità la sostituzione dei vecchi bus con i nuovi mezzi elettrici porterà a una riduzione annua stimata di 3.700 tonnellate di CO2, 22,1 tonnellate di ossidi di azoto e 0,7 tonnellate di PM10.