Dopo l’assalto di venerdì sera a blocchi di cemento e cordoni che dovevano proteggere la Basilica di Santo Spirito, il sindaco Nardella interviene duramente e propone incontri pubblici sul sagrato per insegnare ai giovani senso civico e cultura del bello
“Io sogno una città dove non c’è bisogno né di cancellate e neppure di cordonati. Ma per avere una città così tutti quanti si devono prendere la responsabilità di parlare alle nuove generazioni e di spiegare che la legalità e la cultura del bello vanno insieme”.
A Margine della conferenza stampa sul progetto di riqualificazione dei Giardini di Carraia, il sindaco Dario Nardella torna pesantemente su Santo Spirito e su quanto accaduto venerdì sera quando un’orda di barbari incivili ha dato l’assalto a blocchi di cemento, cordoli e chiodi fiorentini sradicandoli letteralmente dal sagrato e dall’abside laterale dove nei giorni precedenti erano stati messi a protezione della Basilica. Usa parole dure il primo cittadino fiorentino e assicura che chi ha divelto i paletti «dovrà risponderne» e che la soluzione cordonatura per il momento rimarrà anche se è “temporanea e provvisoria”.
Ma punta tutto sull’educazione e sul senso civico: che fino a questo momento però non solo sono mancate ma probabilmente sono parole del tutto sconosciute nel vocabolario di chi ha compiuto l’ennesimo sfregio fin troppo tollerato dalle forze dell’ordine presenti che non sono assolutamente intervenute temendo forse di coinvolgere le numerose altre persone presenti in piazza e sedute ai tavolini all’aperto.
“Non si possono separare i principi della legalità, della convivenza civile con il senso civico e l’amore per il bello – attacca duramente il primo cittadino -. Chi pensa di poterli tenere divisi sbaglia. Noi siamo arrivati nostro malgrado a firmare ordinanza con limitazioni proprio perché abbiamo assistito per mesi e mesi a casi di inciviltà e di degrado, di violenza e di mancanza totale di rispetto verso luoghi che hanno rapporti anche con la sacralità. Ci dobbiamo interrogare su questo tema in un momento in cui il disagio sociale è forte e si manifestano non solo a Firenze forme di violenza e degrado scatenate da gruppi di giovani che evidentemente manifestano forme forti di disagio. Chiedo a chi ha polemizzato che avanzi proposte anziché fare polemiche sterili sull’estetica di un dispositivo che fin dall’inizio avevamo detto essere temporaneo. Seconda richiesta: se siamo arrivati a questo punto è perché più volte abbiamo chiesto maggiore rispetto per i luoghi di bellezza e invece abbiamo assistito a manifestazioni nelle quali si pretendeva il diritto della pisciata libera ovunque si vuole. Dico a intellettuali, storici dell’arte, architetti, cittadini: si impegnino di più a insegnare ai giovani di oggi il senso civico, il rispetto dei luoghi la cultura del bello. Se ci fosse questo non ci sarebbe bisogno di ordinanze limitative”.
Nardella assicura che il Comune andrà avanti con il concorso di idee già ampiamente annunciato anche dalla vicesindaco Alessia Bettini e di cui però non si sa molto. E poi aggiunge la proposta di organizzare un ciclo un ciclo di incontri pubblici sul sagrato di Santo Spirito, insieme ai giovani, per insegnare loro che cos’è il senso civico, la cultura del bello, il principio costituzionale della legalità: “perché ognuno è libero di protestare come vuole, ma la protesta non può mai trasformarsi in provocazione, in arroganza, in offesa e violenza verso il bene comune”. Nardella ringrazia forze dell’ordine e questura “per aver evitato un escalation”. Su sagrato e torneranno (anzi sono già tornate) le grande fioriere che verranno sistemate fra blocco e blocco, ma sottolinea ancora una volta concludendo “Se arrivano 200 persone con l’intento di compiere vandalismi, non solo non basta il cordonato ma neanche la cancellata. E non è solo il caso di Santo Spirito. Stiamo per affrontare una stagione molto calda con giovani minorenni che dopo questa lunga pausa manifestano in modo inaccettabile e sbagliato”.