All’interno di una costruzione abusiva i Carabinieri Forestali di San Casciano Val di Pesa e Ceppeto hanno scoperto un’attività irregolare che si occupava di recuperare rame, ferro e altri materiali metallici
Hanno sentito un odore acre e visto una colonna di fumo nero provenire da un’area in via Gamberini a Firenze e i militari della Stazione CC forestale di San Casciano Val di Pesa e Ceppeto sono penetrati all’interno nonostante l’area fosse chiusa da un cancello automatico. Una volta dentro hanno chiaramente udito colpi di martello e rumori di flessibile e visto un uomo di smaltire rifiuti speciali tramite combustione, per estrarre rame da vecchi motori elettrici. L’uomo, di origini rumene, è stato poi raggiunto da un soggetto di origini albanesi, che ha dichiarato di avere la disponibilità dei luoghi secondo un accordo verbale con il proprietario.
Ma ciò che è risultato lampante ai carabinieri è che all’interno dell’area venivano gestiti in modo illecito rifiuti speciali pericolosi e non. Motori elettrici, batterie esauste, elettrodomestici, cavi elettrici e altri materiali metallici di varia natura venivano depositati, in parte sul suolo in parte all’interno di capannoni prefabbricati realizzati abusivamente e poi separati a seconda dei materiali per ottenere rame, ottone, alluminio, ferro. Tra i capannoni abusivi uno in particolare ha catturato l’attenzione dei militari. Un edificio in muratura suddiviso in tre locali, di cui due utilizzati come deposito materiali mentre il terzo usato come civile abitazione attrezzata con letto, stufa economica, bagno e con oggetti personali che confermavano l’uso abitativo.
I carabinieri essendo in presenza di una attività di gestione di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, realizzata in assenza delle dovute autorizzazioni hanno sequestrato l’intera area denunciando i due uomini e il proprietario del terreno. Uno di loro è accusato di smaltimento rifiuti speciali pericolosi e non tramite combustione, due di gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non, infine il proprietario dell’area è accusato di abuso edilizio per aver costruito senza il permesso.