La protesta di Fratelli d’Italia con Draghi, Marcheschi e Torselli: “La crisi economica non possono pagarla soltanto gli imprenditori”
Simbolicamente davanti a un cassonetto dei rifiuti per sottolineare la difficoltà di ripresa delle attività commerciali e per chiedere attraverso la petizione #STOPTARIFIRENZE l’abbattimento della Tassa rifiuti.
Fratelli d’Italia ha organizzato questa mattina un sit-in in via dei Pecori al quale hanno partecipato il capogruppo in Regione Paolo Marcheschi, il coordinatore regionale del partito Francesco Torselli e il capogruppo a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi. “Chiediamo l’esenzione della TARI nel periodo in cui le aziende non hanno potuto lavorare a causa del lockdown – hanno esordito Marcheschi e Torselli – e la consistente riduzione fino ad aprile del 2021 per tutte quelle aziende che hanno e avranno forti difficoltà a causa del calo verticale della domanda commerciale proveniente dall’estero, come il settore turistico che è il più colpito”.
Draghi ha ricordato che in Consiglio Fratelli d’Italia ha già presentato un atto che aderisce in pieno ai contenuti della petizione. “Nardella – aggiunge – a dicembre 2019 si era affrettato ad approvare un aumento del 5% della TARI sul 2020, per una volta dimostri un’apertura verso le attività economiche fiorentine già stremate dagli effetti della crisi e cancelli questo ulteriore balzello. La crisi economica non la possono pagare solo gli imprenditori, abbiamo già esteso questa iniziativa su tanti comuni della provincia presentando mozioni ad hoc. Auspichiamo un rapido intervento di Regione e Governo per sostenere i Comuni per ridurre fortemente almeno la TARI non domestica”.
Fratelli d’Italia chiede che gli importi seguano il principio “chi più inquina più paga” misurando i consumi reali delle attività. “Le aziende – concludono Giovanni Gandolfo promotore del comitato #stoptarifirenze e Claudio Gemelli, consigliere metropolitano – hanno già pagato costi umani ed economici troppo alti. Nardella continua a predicare quanto sia importante il ruolo dell’Europa per Firenze. Chiediamo che la invochi anche quando si tratta di seguire le indicazioni per rimodulare una TARI equa, anziché costringere le aziende già con l’acqua alla gola a pagare una tassa sproporzionata e ingiusta”.