Sindaca e Municipale “armati” di cesoie rimuovono le keybox

Scatta da oggi il divieto di esporre le “famigerate” scatolette per le chiavi fuori dagli edifici i cui appartamenti sono utilizzati come affitti brevi. Funaro: “Regolarità, ma anche una risposto di decoro”

Sono partiti dal centro storico gli uomini della Municipale, insieme alla sindaca Sara Funaro e all’assessore al turismo Jacopo Vicini, e “armati” di tronchesi e cacciaviti hanno rimosso le prime quattro keybox. Una in via de’ Cimatori, da dove è partito il giro, e tre in via Lambertesca. Da oggi scatta infatti il divieto di esposizione per le scatoline di sicurezza all’interno delle quali sono collocate le chiavi per l’accesso in appartamenti utilizzati come affitti brevi (Turismo sostenibile, in Consiglio arrivano i divieti per key-box e amplificatori per guide turistiche – La Martinella di Firenze).

“Il divieto è operativo– spiega Funaro –, e su questo l’attenzione dell’amministrazione sarà massima, nel rimuovere e continuare a controllare. Stiamo lavorando a stretto contatto con la polizia municipale, ma anche con i nostri uffici per fare una mappatura fotografica in modo da poter avere un controllo il più possibile diffuso sul territorio Questa è una prima azione delle tante che vogliamo mettere in campo per fare in modo che ci sia da una parte regolarità e dall’altra parte la possibilità di regolamentare le varie azioni che devono essere messe in campo sugli affitti brevi. Ma anche dare risposte di decoro, come in questo caso perché non si possono vedere queste scatolette attaccate ad una parete”.

Per quanto riguarda le multe nel regolamento sono previste una serie di sanzioni. “Non si può aggirare l’ostacolo, abbiamo sentito anche di alcune soluzioni dove pensano di metterle all’interno degli edifici. In quel caso, ovviamente, dovremmo coordinarci con i proprietari e con gli amministratori di condominio ma non si possono aggirare le regole. Portarli all’interno degli edifici vuol dire comunque aggirare l’ostacolo del riconoscimento in presenza” sottolinea Funaro.  La sanzione principale ammonta a 400 euro per avere esposto sulla strada pubblica una keybox. Ma se lo strumento viene utilizzato per raggirare la normativa sul riconoscimento delle persone ospitate – spiega Leonardo Magnolfi, commissario polizia municipale nuclei speciali -, la sanzione è di natura penale e prevede la pena dell’arresto fino a tre mesi e un’ammenda di natura pecuniaria. Oggi speriamo di toglierne almeno quindici in modo da dare un segnale chiaro. Ne avevamo censite, nell’ambito del centro storico e area Unesco, quasi quattrocento. Al momento dell’approvazione della delibera ai controlli effettuati nei giorni scorsi si sono ridotte a un terzo per cui faremo un piano di interventi in cui via via le toglieremo tutte”. 

Nel mirino oltre alle keybox ci sono anche risciò e golf car, quei particolari veicoli elettrici a corto raggio sempre più utilizzati per trasportare i turisti da un museo all’altro. “Il prossimo obiettivo – afferma Jacopo Vicini, assessore al turismo – sono le attività che impattano in modo importante sulla nostra città, in particolare sul centro storico. Potremmo farlo grazie al testo unico della Regione che ci dà questa possibilità e poi dobbiamo regolamentare risciò e golf car che in questo momento affollano le strade del nostro centro. Per gestire i flussi turistici della nostra città serve un pacchetto di misure con un insieme di azioni che stiamo portando avanti. Quella di rimuovere le keybox è una delle misure, il principio è sempre quello di trovare un equilibrio tra chi vive la città, chi la visita e chi ci lavora”. 

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.