Aperte le iscrizioni alla terza edizione del Premio Architettura Toscana che vuole riconoscere e promuovere le opere architettoniche che stimolino una riflessione sulla valorizzazione e il rinnovamento del territorio
È Silvia Ricceri la nuova presidente della Fondazione Architetti Firenze. Laureata alla Facoltà di Architettura di Firenze, libera professionista, si è occupata di restauro di immobili vincolati e, da tempo, di recupero e progettazione architettonica. Ricceri è stata già consigliera della Fondazione Architetti Firenze dal 2017 al 2021 e membro della commissione comunicazione dell’Ordine degli Architetti. Nel consiglio uscente si è occupata principalmente di progetti culturali e laboratori nelle scuole promuovendo la cultura architettonica anche per i più piccoli. Rinnovato anche il consiglio direttivo della Fondazione, che resterà in carica per i prossimi quattro anni: oltre a Ricceri, a farne parte sono Silvia Moretti (presidente nel biennio 2017/2019), Caterina Bini (segretario), Carla Citernesi (tesoriere), Davide Gamba, Claudio Mastrodicasa, Antonio Salvi, Giorgio Cerrai e Simone Scortecci.
“L’attuale situazione – ha spiegato Ricceri – ci impone un cambio di passo sul ruolo della nostra professione, per questo l’obiettivo della Fondazione sarà quello di sviluppare occasioni di confronto e condivisione, stimolando visioni di lungo periodo con uno sguardo non solo locale ma anche internazionale. La Fondazione dovrà sempre più accreditarsi quale ‘connettore di relazioni’, sollecitando e affiancando enti pubblici, associazioni e società civile con l’attivazione di azioni sui temi inerenti l’architettura e il paesaggio. Continueremo dunque con impegno a promuovere la cultura architettonica e del progetto con uno sguardo sempre più attento all’ambiente, incentivando atteggiamenti consapevoli verso le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile – economica, sociale ed ecologica – così come indicato nell’Agenda 2030”.
E proprio in questo contesto si inserisce la terza edizione del Premio Architettura Toscana (PAT), che riconosce e promuove quelle opere architettoniche, sia private che pubbliche, capaci di stimolare una riflessione sulle esigenze di valorizzazione e insieme di rinnovamento del territorio toscano. Le iscrizioni al bando sono aperte dal 3 dicembre scorso e si chiuderanno alle 24 dell’11 febbraio 2022 (sito internet: www.premio-architettura-toscana.it). Il contest è promosso da Consiglio regionale della Toscana, Ordine degli Architetti PPC di Firenze, Federazione degli Architetti della Toscana, Ordine degli Architetti PPC di Pisa, Fondazione Architetti Firenze e Ance Toscana, con il patrocinio del Consiglio nazionale degli Architetti. Come per le edizioni passate, anche questa vuole premiare la ricerca, la qualità del fare progettuale, l’opera architettonica come strumento di rigenerazione, trasformazione del territorio, oggi più di ieri al centro del dibattito in termini di sostenibilità e di rapporto tra uomo e ambiente. Il riconoscimento è rivolto alle opere realizzate in Toscana nei cinque anni precedenti alla pubblicazione del bando. Potranno parteciparvi sia il progettista dell’opera che la committenza, ma anche l’impresa esecutrice dei lavori. Cinque le sezioni del premio: opera prima; opera di nuova costruzione; opera di restauro o recupero; opera di allestimenti o interni; opera su spazi pubblici, paesaggio o rigenerazione.
I partecipanti potranno candidare una sola opera per ciascuna categoria. Una singola opera può essere candidata in più categorie. La giuria è composta dagli architetti Nicola Di Battista, Gianluca Peluffo, Gianpiero Venturini, Sofia von Ellrichshausen e dal sociologo Daniela Ciaffi. La categoria opera prima, per opere realizzate da progettisti che non abbiano compiuto 40 anni alla data della pubblicazione del bando, e unica con un premio in denaro di 5mila euro, vuole specificatamente valorizzare la realtà e l’attività dei giovani progettisti e aprire un focus sulle loro opportunità di crescita nel nostro territorio.