Sospesa l’attività di un ristorante che impiegava tre lavoratori in nero. E in piazza Duomo i militari sventano un furto ai danni di una turista giapponese
Una sessantina di soggetti controllati di cui numerosi già noti alle forze di polizia, un tunisino di 19 anni denunciato a piede libero perché irregolare sul territorio nazionale e in possesso di un coltello a serramanico con lama di quattro centimetri di lunghezza, tre lavoratori in nero impiegati in un ristorante peruviano che presentava anche problemi di igiene vista la presenza blatte all’interno della cucina. E’ il bilancio del primo di una lunga serie di servizi coordinati di controllo del territorio ad “alto impatto” che si è svolto nelle zone di via Palazzuolo e piazza San Jacopino. Circa 40 i militari impiegati, 17 le autovetture dispiegate sul territorio, con la partecipazione dei Reparti Speciali speciali dell’Arma: squadre di intervento operativo della linea mobile, Nucleo Cinofili, Nucleo Ispettorato del Lavoro e N.A.S. di Firenze.
In particolare nella stessa cucina del ristorante etnico i militari hanno verificato la totale disapplicazione della normativa prevista dal sistema HACCP (cestini privi del sistema di apertura automatico, soffitto annerito da muffe e sporcizia, padelle antiaderenti usurate e filtri della cappa di aspirazione sporchi e intasati dai grassi). Alla luce di tutte le violazioni emerse la titolare dell’esercizio è stata deferita in stato di libertà per l’impiego di manodopera clandestina (2 dei 3 lavoratori in nero sono risultati tra l’altro irregolari sul territorio dello Stato). L’attività è stata sospesa e sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di euro 35.000,00.
A fianco però dei servizi cosiddetti “ad alto impatto”, svolti in stretto coordinamento con le altre Forze di Polizia e sotto l’egida della Prefettura, con il fine di prevenire fenomeni di criminalità diffusa e di degrado urbano, reati legati agli stupefacenti, che saranno ripetuti nel tempo ed estesi agli altri quartieri della città con il coinvolgimento di ulteriori componenti dell’Arma dei Carabinieri come la Forestale e il Nucleo Elicotteri, non si ferma la lotta ai reati predatori.
E proprio durante una delle numerose pattuglie svolte, lo scorso 29 settembre scorso i militari della Stazione di Firenze Uffizi hanno arrestato in flagranza di reato due donne bulgare senza fissa dimora, entrambe 41enni già note alle Forze di Polizia, responsabili di tentato furto con destrezza. I militari, transitando in piazza Duomo hanno notato le due donne che, dopo essersi avvicinate ad una ignara turista giapponese le hanno aperto la borsa, aiutandosi con la copertura di un foulard, tentando di sfilarle il portafoglio. Il tentativo però è andato a vuoto grazie all’immediato intervento dei Carabinieri che le hanno bloccate. Le due donne sono state arrestate e dopo una notte trascorsa presso le locali camere di sicurezza, all’esito del rito direttissimo celebrato la mattinata seguente, sono state rimesse in libertà con l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.