Il neo assessore all’Ambiente di Palazzo Vecchio lancia un invito a non sprecare inutilmente l’acqua insieme a un vero e proprio decalogo di buone maniere per non disperdere inutilmente il bene prezioso
Il Governatore toscano Eugenio Giani firma lo stato di emergenza regionale per la siccità e subito il neo assessore all’Ambiente e transizione ecologica di Palazzo Vecchio Andrea Giorgio lancia l’invito “all’uso responsabile della risorsa idrica” insieme a un vero e proprio decalogo di comportamenti e buone maniere ( all’indirizzo https://ambiente.comune.fi.it/dalle-redazioni/buone-pratiche-di-risparmio-idrico ) per fare in modo che il bene prezioso non vada inutilmente sprecato.
L’atto vergato da Giani riguarda il complesso del territorio regionale, anche se non tutte le aree sono nella stessa situazione di criticità idrica e questo grazie alla presenza di infrastrutture, come la diga di Bilancino o di Montedoglio, che consentono di fronteggiare le situazioni di emergenza come quella attuale. Ma le situazioni critiche e di sofferenza sono tali da imporre la percorrenza di questa strada, passaggio necessario per poi mettere a punto il piano di interventi da sottoporre al Governo.
“Non si poteva attendere oltre – spiega il presidente Giani – troppa la preoccupazione causata da siccità e alte temperature, con effetti sempre più pesanti sulle riserve idropotabili e sulle attività agricole e di acquacoltura. Le zone più problematiche – ha ricordato il Presidente della Regione – sono la valle del Serchio, la Maremma, le colline del Chianti, il litorale tra Pisa e Livorno e la laguna di Orbetello, un tesoro straordinario, una riserva ittica fondamentale che sta terribilmente soffrendo e su cui stiamo già lavorando. Ci mettiamo subito al lavoro per predisporre i progetti su cui richiederemo le risorse al Governo e incontreremo le organizzazioni di categoria dell’agricoltura, proprio per calibrare gli interventi da assumere”. Per domani, venerdì 8 luglio, è convocata la cabina di regia sulle crisi idriche.
Non ha perso tempo nemmeno Andrea Giorgio che sottolinea come il “momento sia decisivo” e serva un’alleanza tra istituzioni e cittadini. “Occorre da un lato la lungimiranza della politica, perché a Firenze non c’è al momento emergenza grazie a scelte lungimiranti fatte anni fa – ha aggiunto – scelte che oggi dobbiamo fare rispetto a tantissimi elementi che ci porteranno alla transizione, fra cui il piano dei rifiuti, l’efficientamento energetico, lo scudo verde e il ripensamento generale del sistema pubblico dei trasporti. Dall’altro serve l’impegno di tutti i cittadini, anche di quelli che da questa emergenza non sono toccati, per tenere comportamenti responsabili e riuscire a dare il proprio contributo nella sfida epocale che abbiamo davanti: ricostruire un rapporto positivo con il nostro ecosistema che è condizione fondamentale per la vita di tutti. Invitiamo quindi i cittadini a comportamenti più virtuosi con una limitazione dei consumi e ad un uso responsabile della risorsa idrica anche da noi dove non siamo al momento in una vera e propria emergenza e a consultare sul sito del Comune il decalogo con le buone pratiche e a sentirsi protagonisti di una partita fondamentale”.