Lo prevede un’ordinanza dell’assessore all’ambiente Andrea Giorgio. E nei negozi, per risparmiare energia, aria condizionata sì ma con le porte chiuse
Aria condizionata sì negli esercizi commerciali, ma con le porte chiuse altrimenti scatterà una sanzione per i negozianti che potrà andare da 25 a 500 euro. In più da domani a causa della pioggia che continua a non cadere, non si potrà utilizzare acqua potabile per annaffiare giardini e orti, lavare cortili o auto, riempire vasche o fontane ornamentali. Anche qui la sanzione sarà da 25 a 500 euro e la scadenza. Lo prevedono due ordinanze firmate dal neo assessore all’ambiente Andrea Giorgio. Il primo provvedimento, che strizza l’occhio a Parigi che sta valutando di rendere permanente la nuova regola, sarà in vigore da lunedì prossimo fino al 1° settembre.
Secondo l’assessore all’ambiente è “essenziale posizionare la città tra le grandi capitali europee in prima linea nella sfida per la sostenibilità, è una scelta condivisa col sindaco e strategica per Firenze; questa estate gli effetti dei mutamenti climatici in atto e della crisi energetica sono davanti agli occhi di tutti e solo cambiando abitudini e aumentando la consapevolezza sarà possibile invertire la rotta, dobbiamo eliminare gli sprechi e limitare i consumi. I risultati di questa sperimentazione saranno portati al tavolo che sarà convocato per il 2 settembre per entrare nel vivo dell’applicazione del Piano della qualità dell’aria e definire insieme alle categorie una regolamentazione puntuale con misure strutturali per il contenimento del consumo energetico sia per i mesi estivi che per quelli invernali. “Cittadini, lavoratori e imprese – spiega ancora – sono pronti e serve un vero e proprio cambio di mentalità a 360 gradi che metta la tutela dell’ambiente e una transizione ecologica ‘giusta’ al centro dell’operato dell’amministrazione come un tema trasversale e su cui lavorare tutti insieme: ne va del futuro del Pianeta e Firenze deve stare in prima linea con le grandi città del mondo”. Sono esclusi dal provvedimento esercizi commerciali e di somministrazione che hanno spazi e dehors all’aperto, gli esercizi le cui porte di accesso al pubblico non si affacciano direttamente verso l’esterno (negozi all’interno di centri commerciali) o quei negozi dotati di ‘lame d’aria’ per evitare la dispersione termica”, così come i locali in cui l’eccessivo affollamento richieda idoneo ricambio d’aria o renda impossibile la chiusura delle porte.
Dall’energia all’acqua: sebbene il Comune non sia in emergenza idrica, prendendo lo spunto dalla dichiarazione di stato di emergenza della Regione e per evitare possibili sprechi, da domani e fino al 30 settembre sarà vietato alle utenze private di utilizzare acqua potabile per scopi diversi da quelli igienici e domestici e in particolare: annaffiare giardini e orti, lavare cortili o auto, riempire vasche o fontane ornamentali. Giorgio sottolinea che si tratta di un’ordinanza che risponde ad una situazione critica e mira a orientare i comportamenti dei cittadini. “Infatti – conclude – sebbene grazie all’invaso di Bilancino la città oggi non vive una situazione emergenziale, la siccità che affrontiamo e i cambiamenti climatici epocali in atto ci devono spingere a promuovere sempre più un approccio al consumo più attento alla risorsa idrica: tutti devono capire che ognuno di noi, con gesti all’apparenza piccoli, può fare la differenza e tutelare un bene comune fondamentale”.