Il dibattito durante la seduta del 18 novembre. Armentano (Pd): “La loro visione di Firenze non corrisponde al vero”
“A Firenze esiste un problema sicurezza”. Ne è convinto Federico Bussolin, capogruppo della Lega in Comune, che esulta per la calendarizzazione del Consiglio Comunale sull’argomento che si svolgerà il 18 novembre. La convocazione del “parlamentino” fiorentino è stata chiesta dal Carroccio, dal M5S, da Fratelli d’Italia e dal coordinatore del centrodestra Ubaldo Bocci.
Per regolamento bastano le firme di un quinto dei consiglieri e così avuti i numeri a disposizione (11 su 36 con uno schieramento trasversale che ha provocato più di un mugugno) il presidente Pd Luca Milani non ha potuto fare altro che accogliere la richiesta. Tutto era partito da un report del Sole 24 Ore sui numeri della criminalità in Italia con Firenze attestatasi al non invidiabile terzo posto assoluto, seguito poi dalle recentissime polemiche su vivibilità, degrado ed episodi ripetuti di microcriminalità che sembrano non finire mai: ultimissimo caso un furto in pieno giorno consumatosi in una abitazione della zona del Campo di Marte.
“E’ una vittoria della Lega – commenta Bussolin -, il Pd voleva nascondere il problema. Ma è anche la vittoria del buonsenso e della buona politica. Grazie alla Lega a Firenze parleremo di proposte e soluzioni concrete in tema di sicurezza dove, ad oggi, navighiamo nel buio. La sicurezza è il tema centrale in città in ogni sua ramificazione e servono risposte da parte di tutti”.
Il capogruppo Pd Nicola Armentano minimizza: “La Lega canta vittoria ma è una vittoria di Pirro. Non c’è un consiglio comunale straordinario ma un ‘focus’ all’interno di un’ordinaria seduta, come è già avvenuto in altre situazioni, su un tema di cui certo non abbiamo paura a parlare. Di sicurezza discutiamo e ci confrontiamo, come su tutte le questioni che riguardano la città: è il loro approccio a essere ‘parziale’ e monotematico. Sappiamo bene quanto sia importante che i cittadini si sentano sempre sicuri: certo non condividiamo la loro visione ‘apocalittica’ di Firenze, non corrispondente al vero e controproducente. Basta con i falsi allarmismi, abusando del termine ‘emergenza’”.
Polemica chiusa? Nemmeno per idea perché nella querelle ci si infila in un balzo l’opposizione di sinistra per assestare un duro colpo a Pd, Carroccio e Cinque Stelle. “La maggioranza – attaccano Antonella Bundu e Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune) – paga la sua ambiguità, ancora incapace di capire se è il partito di Minniti o quello che contesta i decreti sicurezza e le destre incassano. E’ la peggiore politica cavalcata da destre e 5 Stelle. Non ci spaventa la discussione: ci preoccupa il livello politico di questo gioco di palazzo. Immaginiamo l’emozione di chi alzerà i toni per poter prendere dei like su Facebook e conquistarsi un titolo di giornale. Mentre le vere emergenze, da cui nasce il senso di insicurezza sociale, rimarranno sullo sfondo”.
Chiude Alessandro Scipioni, segretario provinciale leghista: “Firenze è una città dove si vive una condizione di insicurezza. Per anni hanno nascosto la testa sotto terra come gli struzzi, ora li stiamo costringendo ad uscire allo scoperto”.