Jacopo Cellai (Fdi) interviene nel dibattito sul progetto di aranceto in via Cavour e torna ad accendere i riflettori sulla Vacs. “Quei filari di reti metalliche saranno uno schiaffo al centro storico”
“Interessante il dibattito nato sul progetto di via Cavour che prevede i filari di aranci. Perché si confrontano idee diverse sulla riqualificazione del centro storico, sull’elemento del verde, sul cambiamento climatico e sull’identità del tessuto urbano da preservare. Mi sarebbe piaciuta altrettanta partecipazione culturale su una questione assai vicina a via Cavour che, con tutto il rispetto per gli aranci, mi pare leggermente più significativa. Stiamo realizzando la tramvia che arriverà a San Marco che avrà pali e fili esattamente come le linee già esistenti. Nonostante l’alimentazione a batteria sia già prevista per la linea verso Bagno a Ripoli e usata nei centri storici di tutto il mondo. Nonostante tutta la città si sia messa le mani nei capelli per come abbiamo ridotto piazza Stazione. Nonostante il Sindaco raccontasse la novella di voler togliere pali e fili.
E invece ci aspettano 5 inguardabili pali su via La Pira dove non era possibile l’ancoraggio agli edifici all’altezza del Giardino dei Semplici. E una bella filiera, non di aranci ma di rete metallica in tutto il percorso da via Cavour alla piazza e poi su su verso Libertà. E qui il dibattito dove e’ stato ? Allora la Soprintendenza non disse pio, anzi autorizzo’ il progetto. Fratelli d’Italia ha raccolto firme e volantinato porta a porta per informare i fiorentini su quello che accadrà per scelta del PD che si è ben guardato da coinvolgere i residenti.
E del resto quando si tratta del tram non c’è albero che tenga, come visto per i vari abbattimenti fatti e previsti. Pali e fili. Fili e pali. Filari di reti metalliche. In via Cavour, in piazza san Marco. Uno schiaffo al centro storico di Firenze. Alla sua storia e alla sua identità. Questo è un dibattito che dovrebbe ripartire immediatamente, a meno che gli aranci non siano più importanti dei pali e dei fili”.