Show di Pierguidi: “A me mi fate cacare”. E il coordinamento FdI chiede le dimissioni

Michele Pierguidi è il presidente del Q2

Dopo la prima partita tra Verdi e Azzurri, il presidente del calcio storico si lascia andare su Facebook a considerazioni non proprio gentili nei confronti, forse, di candidati presenti sulle tribune di Santa Croce

Essere il presidente del calcio in costume non è per tutti. Sicuramente non è più per lui. Perché non è all’altezza di chi guida il calcio storico”. E’ il durissimo atto d’accusa del Coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia contro Michele Pierguidi, esponente Pd e ricandidato alla presidenza del Quartiere 2 che sulla propria pagina Facebook dopo la prima partita del torneo disputatasi fra Verdi e Azzurri si è lasciato andare a considerazioni non proprio felici (e qui usiamo un eufemismo) sicuramente non degne di un “uomo delle istituzione” come spesso si vanta di essere. “Oggi ho visto accanto a me in tribuna gente che era lì solo per mettersi in mostra come candidati. Ve lo dico, a me, mi fate cacare ma parecchio. Tornate anche domani almeno ve lo dico sul muso”.

“Comprendiamo il nervosismo e la preoccupazione del PD per i risultati delle elezioni di Firenze ormai alle porte ma le parole del Presidente del Calcio Storico (e Presidente del Quartiere 2) Michele Pierguidi sono inaccettabili – continua il documento -. Non sappiamo a chi si riferisca perché non lo specifica ma non ha alcuna rilevanza. La tracotanza, le parolacce e il tono da testa a testa verbale rappresentano l’esatto opposto dei valori del calcio storico a cui teniamo tutti moltissimo. Colpisce il silenzio degli esponenti del Pd su questa dichiarazione a cominciare dal candidato a Sindaco Funaro. Dispiace una caduta di stile così fragorosa e per il bene e la tutela di una secolare tradizione che unisce tutti i fiorentini e che dobbiamo salvaguardare non possiamo che invitare il Pierguidi a fare l’unica cosa opportuna: rassegnare le proprie dimissioni”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.

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