Fra agosto e ottobre avrebbero commesso sei furti in strutture lussuose del centro ai danni di turisti. In un caso avevano smurato la cassaforte della camera per portarsi via oggetti di valore e valuta straniera
Avevano preso di mira hotel di lusso compiendo una serie di furti ai danni di turisti alloggiati nelle costose strutture del centro cittadino. La loro attività però si è interrotta ieri, alle prime luci dell’alba, quando la Polizia ha eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, una agli arresti domiciliari e un obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria nei confronti di cinque uomini di età compresa tra i 28 e i 40 anni ritenuti, sulla base degli elementi fin qui raccolti, autori di sei furti aggravati compiuti fra agosto e ottobre. Le indagini hanno avuto inizio a seguito del primo furto commesso il 21 agosto scorso all’Hotel Plaza all’interno della stanza occupata da un turista straniero, dalla quale è stata letteralmente asportata la cassaforte che custodiva vari oggetti preziosi tra cui un computer portatile, un Iphone, un portafogli e due borse di valore. Successivamente, il 23 e il 25 agosto rispettivamente presso l‘Hotel Mercure e l’Hotel Ambasciatori, sono stati portati a segno altri due furti con le stesse modalità: approfittando dell’assenza dei clienti, i malintenzionati avrebbero forzato la cassaforte, portando a casa un bottino del valore complessivo di circa 16.000 euro.
Proprio a seguito di questi episodi, la Squadra Mobile fiorentina ha intensificato le attività per ricostruire la dinamica criminale e identificare i responsabili, arrivando a individuare quattro rumeni e un marocchino con svariati precedenti specifici in materia di reati contro il patrimonio. Proseguendo le indagini, gli agenti hanno ricostruito altri tre episodi di furto aggravato: in particolare, il 4 e il 12 settembre all’interno dell’Hotel Cerretani e il 4 ottobre, ancora all’Hotel Ambasciatori, sempre in danno di turisti stranieri. In due distinte occasioni poi parte dei proventi del furto, consistenti in valuta straniera, sono stati riciclati attraverso il cambio presso money change cittadini. Ragguardevole il bottino delle azioni criminali consistente in capi di abbigliamento e accessori di marca, pc, tablet e smartphone, oltre a cospicue somme di denaro contante lasciate all’interno delle camere da turisti in visita.
Il procedimento è attualmente pendente in fase di indagini preliminari e l’effettiva responsabilità delle persone destinatarie della misura cautelare, in uno con la fondatezza delle ipotesi d’accusa mosse a loro carico, saranno vagliate nel corso del successivo processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore delle persone sottoposte ad indagini.