La rassegna organizzata dagli studenti dell’Istituto di San Bartolo a Cintoia, aperta anche alla città, si propone come un laboratorio “della società che vorremmo” mettendo al centro della ripartenza proprio i ragazzi
Sei giorni da vivere intensamente tra laboratori, film, teatro, incontri, fotografia e musica. Una area estiva molto particolare organizzata dagli studenti e riservata agli studenti delle scuole fiorentine, ma aperta all’intera città su prenotazione. E con uno spazio che non poteva essere altro che una scuola. E’ “July for future”, la rassegna gratuita promossa dall’Istituto Tecnico e Liceo Linguistico Marco Polo insieme agli studenti, nell’ambito del Piano ministeriale Scuola Estate che si svolgerà nell’istituto di San Bartolo a Cintoia dal 12 al 17 luglio prossimi. L’evento è organizzato in collaborazione con l’associazione Murmuris, la Fondazione Stensen, Unicoop Firenze, la rivista Edera e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. “Questa rassegna ha un obiettivo ambizioso – sostiene il preside del Marco Polo Ludovico Arte -, quello di mettere i ragazzi al centro della ripartenza della scuola e del Paese dopo la pandemia perché crediamo che non sia possibile immaginare il futuro senza le loro idee e i loro sogni. E ci sembra significativo che sia una scuola, insieme a soggetti e istituzioni importanti della città, a promuovere questa iniziativa, che per noi rappresenta una prima edizione, da ripetere e sviluppare nei prossimi anni”.
Tra gli eventi in programma l’incontro con il sindaco Dario Nardella che risponderà alle domande degli studenti su “Firenze e il turismo ripartano dai giovani” (12 luglio) e quello con lo psicologo Matteo Marini sulle conseguenze psicologiche della pandemia (13 luglio). E poi ancora l’appuntamento su “Come avvicinare i giovani all’arte” con il direttore degli Uffizi Eike Schmidt e Wikipedro (13 luglio); l’incontro con Malika Chalhy, la ventiduenne di Castelfiorentino cacciata di casa perché lesbica (16 luglio); l’incontro con l’assessora Sara Funaro sulla scuola post pandemia (15 luglio); lo spettacolo teatrale “Svergognata” di Antonella Questa (14 luglio), che due mesi fa aveva partecipato alla assemblea sul porno etico e sessualità proprio al Marco Polo; la performance teatrale “Almeno nevicasse” di Francesca Sarteanesi (14 luglio), al termine di un laboratorio teatrale; il film “I cento passi” alla presenza del regista Marco Tullio Giordana (13 luglio); il film “Marco Polo”, sulla scuola omonima, alla presenza del regista fiorentino Duccio Chiarini (12 luglio); la festa rituale giapponese (12 e 13 luglio), in cui l’associazione Lailac terrà seminari di vestizione giapponese e cultura del tè, laboratorio di preparazione del sushi, calligrafia e disegno, ikebana, onigiri, tamburo tradizionale. Il 12 e 13 luglio sarà presente una postazione gestita dalla Rivista Edera che consentirà di fare un’esperienza immersiva su Dante e la Divina Commedia. La partecipazione a “July for future” è gratuita e aperta a tutti, ma con alcune regole. I laboratori sono riservati a chi ha meno di 25 anni, con precedenza per gli studenti del Marco Polo. Gli incontri e gli spettacoli sono aperti anche agli adulti, con precedenza per i ragazzi under 25. I posti sono limitati. Pertanto è obbligatoria la prenotazione (programma su www.ittmarcopolo.edu.it/julyforfuture/. Info telefonando al 329-9160071 oppure scrivendo a julyforfuture@ittmarcopolo.edu.it. Per partecipare alle attività è necessario prenotarsi su wwww.julyforfuture.eventbrite.it.
“I ragazzi hanno contribuito a selezionare le attività, hanno scelto i personaggi da coinvolgere, hanno partecipato alle scelte su grafica e comunicazione, durante la manifestazione gestiranno l’organizzazione, frequenteranno i laboratori e gli spettacoli, saliranno sul palco per le interviste – conclude Arte -. Crediamo sia urgente porre rimedio alla carenza di iniziative per adolescenti e giovani. Un evento di questo tipo, che nasce in una scuola e si apre alla città, ha qualcosa di straordinario, di visionario. Ambisce a diventare un esperimento sociale sorprendente, uno spazio per incontrarsi e confrontarsi, un laboratorio della società che vorremmo. Un posto dove finalmente ritrovarsi insieme fisicamente, ma soprattutto un luogo dell’anima”.