La polemica sui minori scomparsi infiamma la campagna elettorale dei due “big”. Sovranità, famiglia e sicurezza sono invece i punti del programma di Andrea Di Napoli (Firenze Vera) per il Consiglio comunale
Continua senza esclusione di colpi la campagna elettorale fra centrodestra, candidato sindaco Eike Schmidt, e centrosinistra candidata sindaco Sara Funaro. Ma se fino a questo momento la seconda aveva scelto un profilo tutto sommato molto “british” per rispondere alle accuse anche troppo ruvide (“portaborse di Nardella” solo per fare un esempio ndr) che ormai ogni giorno, senza soluzione di continuità, le giungono dai suoi avversari politici ieri è arrivata la goccia che è fatto traboccare il vaso.
E allora alle ortiche la compostezza, perché alle volte una risposta dura e semplice è molto meglio di un centinaio di affermazioni tranquille ed educate che poi alla fine non portano da nessuna parte. Pietra dello scandalo, un post sui minori scomparsi apparso sulla pagina Facebook di Schmidt nel quale l’ex direttore degli Uffizi, dopo aver ricordato che “ogni anno in Italia sono 17 mila le denunce di scomparsa presentate, oltre 200 nella sola provincia di Firenze nel 2022” va diritto a colpire il bersaglio ricordando la vicenda della piccola Kata (il giorno delle elezioni sarà passato un anno dalla sua scomparsa) e di come “la creatura fosse costretta a crescere in un albergo occupato da quasi un anno dal “Movimento di lotta per la casa” e sede di attività criminali. Una sacca di illegalità e di abbandono, purtroppo non l’unica a Firenze, affrontata senza la necessaria decisione”.
Tutto normale se non fosse che per molti anni il Movimento era stato guidato Lorenzo “Mao” Bargellini, cugino della candidata sindaco del Pd. Si potrebbe poi discutere sull’opportunità di utilizzare a fini elettorali la vicenda della piccola peruviana sparita dall’ex hotel Astor di via Maragliano, ma questo è un altro paio di maniche. Apriti cielo ovviamente e la reazione di Funaro è inferocita. Sempre a mezzo Facebook scrive di getto: “Vergognati. Questo messaggio non si addice a chi si candida a sindaco di Firenze. Strumentalizzare mio cugino scomparso anni fa e fare campagna elettorale sui bambini è di una gravità inaudita”. Ma Schmidt non si scompone e controreplica: «La vergogna è che oggi a Firenze ci siano tante, troppe occupazioni abusive. La vergogna è che tanti, troppi bambini si trovino costretti a vivere in una condizione inaccettabile. La vergogna è che lo sgombero dell’Astor sia avvenuto solo dopo la scomparsa di Kata. Segno evidente che era possibile intervenire. Tutto il resto è cronaca”.
Detto dei due schieramenti maggiori c’è da segnalare, nell’affollatissima schiera di candidati al consiglio comunale (sono oltre 700 in corsa spalmati sulle liste presentate), le tre proposte di programma di Andrea Di Napoli, candidato della civica Firenze Vera (candidato sindaco Andrea Asciuti con l’appoggio del Popolo della Famiglia e di Indipendenza), che si riassumono in: sovranità, famiglia e sicurezza.
“Abbiamo intenzione di ridimensionare il flusso incontrollato di turisti stranieri che non hanno fatto altro che trasformare questa città in un luna park a cielo aperto – spiega – fatto a immagine e somiglianza del cittadino straniero e sempre meno al cittadino fiorentino. Vogliamo fermare la continua chiusura di attività storiche e soprattutto ribadire la nostra sovranità culturale e sociale. Siamo stanchi di sentirci ospiti a casa nostra. Quanto alla famiglia, intendiamo tutelare la figura della famiglia tradizionale e soprattutto di impedire l’indottrinamento gender nelle scuole. Lasciamo ai nostri bambini ed alle loro famiglie la scelta libera di come, quando e quanto far scoprire il mondo che c’è fuori da un istituto scolastico. Infine la sicurezza: dobbiamo ad ogni modo fare tutto il possibile per ridare a Firenze il decoro, la tranquillità e la bellezza che l’ha sempre contraddistinta. Dobbiamo ridare fiducia ai nostri cittadini di potersi godere la propria città”.